La Bracciano-Roma è la peggiore linea per i pendolari

Sulla puntualità nulla da dire, è sul resto che i treni della tratta Fr3, Bracciano-Roma, lasciano a desiderare. I vagoni sono sporchi e poco funzionali, nei convogli più vecchi gli anziani e i disabili fanno fatica ad entrare, scarseggiano durante il viaggio le informazioni per i passeggeri. Insomma, ce n’è abbastanza per guadagnarsi il «Premio Caronte» messo in palio da Legambiente per il treno con il maggior numero di disservizi.
Ieri mattina, nell’ambito del monitoraggio della qualità del servizio offerto da Trenitalia sulle tratte dei treni maggiormente frequentati dai pendolari, alcuni attivisti di Legambiente Lazio, assieme a dei dirigenti regionali della società di trasporto su ferro, hanno testato le condizioni di viaggio sulle linee dirette verso Roma da Tivoli (Fr2), Bracciano (Fr3) e Monte San Biagio (Fr7). Tutti e tre i convogli sono arrivati in orario e non erano sovraffollati. Le carenze sono state registrate in altri aspetti del servizio, come l’assenza di segnalazioni acustiche relative alle stazioni in cui si arriva ed alle informazioni di servizio, la scarsa pulizia di alcuni convogli e le difficoltà di accesso per i disabili all’interno dei vagoni più vecchi. E poi anche il modo in cui vengono accolti i passeggeri e la gestione della biglietteria a malapena raggiungono la sufficienza. Ecco la classifica ottenuta sommando i punteggi legati a ciascun disservizio riscontrato durante il sopralluogo (lo zero è il risultato ottimale e 100 il peggiore): la linea Tivoli-Roma ha ottenuto 21 punti, quella da Monte San Biagio 25 e quella da Bracciano 30.
«Il dato positivo - commenta il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati - è sicuramente quello che tutti e tre i treni sono stati puntuali, segno che il lavoro fatto in questa direzione assieme con Trenitalia negli ultimi anni sta pagando. Anche se oggi abbiamo fatto solo una fotografia di una situazione più complessa. Comunque raggiunti buoni risultati sulla puntualità ora ci sarà da lavorare sulla pulizia ed i servizi sul treno e in stazione.

Il nodo di criticità è che questo complesso ingranaggio è sempre stressato e se salta un pezzo si rischiano ritardi a cascata. Inoltre segnaliamo il rischio concreto che per effetto dei tagli previsti in finanziaria dal primo aprile ci potrebbero essere dei tagli di 1 treno su 4 sua alcune tratte usate dai pendolari».

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