Braccio di ferro alla Scala La Cgil annuncia sciopero e la prima di Vasco «balla»

«L’altra metà del cielo». Brani del libretto: «Albachiara», «Brava Giulia», «Delusa», «Sally». Vasco Rossi sbarca alla Scala con un balletto in quattro atti creato sulle musiche del rocker di Zocca. Le canzoni più celebri del Blasco rilette e arrangiate per l’orchestra di Celso Valli, corpo di ballo guidato da Martha Clarke. Fan in delirio e occhi puntati al Piermarini per il debutto del 31 marzo. Che rischia già di saltare, visto che i sindacati ieri hanno proclamato un giorno di sciopero sabato prossimo. Oggi alle 17 la Cgil ha indetto un’assemblea nella sala grande del teatro, sarà presente ilk segretario nazionale della Slc-Cgil Emilio Miceli e all’ordine del giorno c’è l’articolo 18 ma - soprattutto - la «provocatoria lettera inviata ai responsabili e ai capi squadra dal direttore generale della Scala, Maria Di Freda, che scarica ogni responsabilità degli incidenti avvenuti in palcoscenico negli ultimi mesi sugli operatori stessi anzichè riconoscere gli errori di programmazione e organizzazione». La nota di protesta della Cgil e Rsa è accompagnata dalla convocazione dello sciopero e non esclude «ulteriori forme di lotta» che saranno discusse oggi in assemblea.
La lettera a cui fanno riferimento i sindacalisti è quella datata 22 marzo e firmata dal direttore generale della Scala ai responsabili e capi squadra del reparto Macchinisti, Meccanici, Elettricisti e Attrezzisti. Di Freda puntualizza che «negli ultimi mesi, da ottobre scorso a marzo 2012, si sono verificati tre incidenti che avrebbero potuto avere conseguenze gravissime: i danni irreparabili che avrebbero potuto arrecare alle persone che operano in palcoscenico (artisti, ospiti e dipendenti) avrebbero potuto compromettere addirittura la prosecuzione dell’attività del Teatro alla Scala». Il 23 ottobre è letteralmente crollata la scenografia durante la prova generale de «La donna del lago». Il 7 marzo durante le prove di allestimento luci della «Donna senz’ombra» un fondale di circa 12 metri per 15 si è staccato improvvisamente schiantandosi sul palco. Tragedia sfiorata e il teatro se l’è cavata con duemila euro di multa ma la Confederazione unitaria di base ha denunciato l’incidente all’Asl (oltre a chiedere un incontro al sindaco Giuliano Pisapia, che è anche presidente della Fondazione della Scala, per «fargli capire di che rilevanza è il problema della sicurezza dei lavoratori). Ma dopo l’ennesimo incidente il teatro dovrà stilare un documento di rischio da far valutare all’Asl prima di ogni spettacolo. Nella lettera ai capi reparto Maria Di Freda puntualizza che i casi «hanno determinato denunce e esposti, una forte e negativa esposizione mediatica e una condivisa preoccupazione fra tutti i settori del teatro». Ma sono stati anche «l’occasione per la direzione del teatro per fare un’autodiagnosi anche critica circa gli adempimenti di legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro». E il giudizio è «di sostanziale positività». Tuttavia ogni sistema integrato non può «prescindere dal corretto comportamento e dalla diligenza nello svolgere il lavoro a tutti i livelli da parte di ciascuno, al di là di qualsiasi norma e protocollo». E parte la critica agli operatori: «Dalle verifiche effettuate» risulta che tutti gli incidenti che si sono verificati «sono dovuti a leggerezze, disattenzioni e negligenze degli operatori di palcoscenico». Ma le risposte dei capi «sono state generiche ed evasive e non hanno pertant consentito l’individuazione delle responsabilità personali dei lavoratori e di chi ha impartito gli ordini». Sottolinea che i responsabili sono «tenuti ad assicurare» che le operazioni «avvengano in assoluta sicurezza» e hanno «l’obbligo di intervenire» e «segnalare preventivamente alla direzione situazioni che possano compromettere tale irrinunciabile condizione», sia quando derivi da «oggettiva difficoltà produttiva» sia «da errati comportamenti soggettivi» consapevoli della «responsabilità che» ai diversi livelli «ciascuno è tenuto ad assumersi». Parole pesanti.

I sindacati oggi prepareranno un piano di difesa. E intanto lo show del Blasco «balla». Giovedì è atteso per la presentazione alla stampa, ci sarà anche il sindaco Pisapia. E chissà che per allora le diplomazie non avranno fatto il loro corso.

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