RomaLa montagna fa boom di turisti. E il governo lancia intanto il «buono vacanza». Da Cortina dAmpezzo, dove si presenta il rapporto Isnart-Unioncamere, Michela Vittoria Brambilla punta sul «segnale di controtendenza» fatto registrare dalle strutture ricettive sulla neve e lancia la nuova iniziativa di Palazzo Chigi.
«Il turismo invernale ha dimostrato di essere unassoluta eccellenza per il nostro Paese», spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al settore, che aggiunge: «Dai primi dati del nostro osservatorio, durante le festività natalizie, le strutture alberghiere hanno registrato buoni risultati, con vendite medie delle camere dell80%». E così, dopo le performance negative registrate lo scorso anno, arrivano segnali positivi. Tanto che, nel periodo invernale, si prevede un aumento delle presenze dell8% rispetto allo stesso periodo del 2007. Il «segmento montagna», inoltre, ha chiuso lo scorso anno con il 48,9% delle camere occupate, rispetto a una media nazionale annua del 35,6%. Dati lusinghieri, che arrivano dopo quelli non positivi registrati nella stagione estiva, «per la prima volta - afferma Brambilla - chiusa con una perdita reale tra il 5% e il 15%, con punte del 17% in Campania».
Intanto, rimarca il sottosegretario, «abbiamo dato il via al progetto dei buoni vacanze, che per questa prima tranche riguarderà circa 20 mila famiglie a basso reddito o con molti figli a carico». Per loro ci sarà la possibilità di avere un aiuto economico «che va da un minimo di 250 euro ad un massimo di 500». Il provvedimento (stanziati 5 milioni di euro) è già stato registrato alla Corte dei Conti «e ora stiamo scrivendo il decreto».
Italia, Francia e Spagna, tra laltro, stanno lavorando per creare un pacchetto turistico comune. «Con i miei omologhi - riferisce lesponente del Pdl al Forum di Cortina - stiamo studiando la possibilità di dare vita ad un prodotto internazionale che rivoluzioni le politiche turistiche dei nostri rispettivi Paesi». Un progetto con un brand unico, che vedrà uniti così i tre storici competitor. «Oggi - osserva - il panorama e le frontiere sono cambiate e noi siamo in realtà una macro-regione».
La scelta della location bellunese, infine, è legata pure alla nuova strategia portata avanti da Palazzo Chigi.
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