Rio De Janeiro - Sono oltre un centinaio i morti accertati per le alluvioni che hanno colpito a Capodanno il sud del Brasile, seminando numerose vittime tra un hotel di lusso di Angra dos Reis e le favelas di Rio de Janeiro e San Paolo. E intanto continua a piovere. Ad Angra, dove Ronaldo e altre celebrità brasiliane hanno le loro ville al mare o il loro megayacht, una valanga di terra e fango staccatasi dalla collina sovrastante ha travolto un resort e alcune ville circostanti quattro ore dopo il Capodanno, dopo vari giorni di piogge torrenziali. Dalle macerie dell'hotel sono stati estratti finora 39 corpi, tra i quali quello della figlia diciottenne dei proprietari. Tra le vittime della frana alcune famiglie con bambini di tre, nove e dodici anni.
Si sono salvati invece alcuni villeggianti che aspettavano l'alba del nuovo anno sulla riva del mare, che hanno fatto a tempo a buttarsi in acqua quando hanno visto la Pousada Sankay crollare sotto la massa di fango, massi e alberi travolti. E che hanno testimoniato in televisione il dramma di cui sono stati spettatori. Per quelli che erano già a letto dopo i festeggiamenti per il 2010 non c'é stato nulla da fare. Ognuna delle vittime aveva pagato l'equivalente di tremila euro per passare il Capodanno nell'hotel, costruito sulla bellissima spiaggia di Bananal. A Rio de Janeiro le alluvioni e gli smottamenti di terreno dovuti alle forti piogge durate vari giorni hanno travolto baracche in numerose favelas. Il conteggio dei morti è salito oggi a 57, tra i quali una madre di 17 anni con la figlia neonata di tre giorni. Nella zona di San Paolo le squadre di soccorso hanno recuperato finora 23 corpi da alcune baraccopoli della megalopoli. Nella maggior parte dei casi (escluso l'hotel), nelle città o sulla costa le frane hanno colpito costruzioni abusive, ville milionarie o povere baracche di mattoni e compensato, costruite clandestinamente in zone proibite, pendii scoscesi spesso con vista meravigliosa ma pericolosi perché resi instabili dal disboscamento.
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