Roma

Bravetta e Primavalle, sos crimine

Visconti e Santori: «Le forze dell’ordine devono essere aiutate potenziando gli organici»

Claudia Passa

Il quartiere Bravetta «come il Bronx», allarme rosso anche nel XIX municipio, in particolare a Primavalle. È la criminalità la prima preoccupazione in alcune zone della Capitale: furti, scippi, rapine e reati collegati alla detenzione e al traffico degli stupefacenti. Le forze dell’ordine fanno quel che possono, e anche di più. Ma a fronte di quella che viene definita una «preoccupante recrudescenza» sono ora gli esponenti istituzionali a scendere in campo. Sollecitando il potenziamento degli organici, per garantire sicurezza ai cittadini e il controllo a territori la cui vastità gioca la sua parte, e non certo a favore degli uomini in divisa.
«Negli ultimi mesi - afferma Fabrizio Santori, consigliere di An in XVI municipio - si sono intensificati i reati nei confronti dei residenti e degli esercizi commerciali della zona». Gli esempi, recentissimi, non mancano: una rapina a Casal Lumbroso con un’intera famiglia narcotizzata (bambini compresi), un’incursione notturna in un bar di via del Pescaccio, l’incendio appiccato nel locale di un parrucchiere in via dei Gonzaga. A destare maggiori preoccupazioni, spiega Santori, è soprattutto «il quadrante Bravetta, Pisana e Casal Lumbroso». Sott’accusa, la presenza nelle vicinanze del Residence Roma, dei campi nomadi di Villa Troili e «del nuovo stanziamento abusivo in via degli Aldobrandeschi».
Anche Marco Visconti, presidente del XIX municipio, snocciola episodi come il recente attacco dei piromani in via Celestina Donati o la rapina in un supermercato del quartiere di Primavalle. «Il territorio è vasto, vastissimo - afferma Visconti -, e le carenze di organico sono un problema da risolvere in fretta». L’area che gli agenti delle forze dell’ordine si trovano a dover coprire spazia tra Fiumicino, Anguillara, Formello e Trevignano. «E poi c’è la vastità dei compiti: gli uomini devono sbrigare anche le pratiche burocratiche, sono impegnati su tanti fronti», mentre la necessità primaria «è far sentire il fiato sul collo ai delinquenti».
Visconti parla poi del «riaffiorare di “vecchie conoscenze”», di «preoccupanti segnalazioni», di «dati riferiti ad alcune rapine e altri crimini collegati con il traffico e la detenzione di stupefacenti». La richiesta, pressante, è che gli uomini in divisa non vengano lasciati soli. Che gli organici vengano potenziati sempre di più, e dislocati in punti «strategici». Un esempio? «Ci sono quartieri dove una macchina in borghese dà un segnale preciso a chi di dovere, perché colpisce preventivamente ogni velleità di compiere reati».


Di qui, lo sprone al governo: «Se il problema è la carenza di organico - chiosa Visconti -, il governo deve assolutamente intervenire anche perché i cittadini vogliono che la destra che governa su questi problemi sia più incisiva e dia un segnale forte».

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