di Eugenio Barboglio
Brescia - Pantaloni e mutande abbassate, nell’auto con quattro bambine marocchine. Loro piangevano, ma non è stato il pianto ad attirare l’attenzione di una pattuglia della polizia stradale. È stato un controllo qualsiasi, la fortuna, nel peggiore degli squallori, la stranezza della posizione dell’auto ferma dietro ad un filare di pioppi alla periferia nord di Carpenedolo, nella Bassa Bresciana. Gli agenti, incuriositi, sono andati a vedere e hanno trovato il 57enne del paese seminudo che si stava masturbando, e nell’abitacolo le quattro piccole magrebine.
Debbono avergli intimato subito di rivestirsi, gli agenti. E lui ha obbedito, ma per niente sottomesso e rassegnato. Appena ha potuto ha aggredito i poliziotti per aprirsi la strada alla fuga. Ma non c’è riuscito. Gli hanno abbassato la testa e l’hanno infilato nell’auto della Stradale. E di lì l’hanno condotto in Questura, poi in carcere a Brescia.
Seminudo con quattro minorenni. Se è vero che le apparenze talvolta ingannano, stavolta le apparenze pesano come un macigno sull’agricoltore bresciano. Che non si sa - la polizia osserva uno stretto riserbo sulla vicenda - quali giustificazioni abbia fornito per discolparsi e se ne abbia fornite. Ma certo quello che è emerso poi non lo aiuterà molto. Anzi, pare incastrarlo ancora di più. Inchiodarlo proprio a quelle apparenze. I primi esami hanno evidenziato tracce di liquido organico nell’auto, una Fiat Punto. E ancora: dalle perquisizioni nella sua casa, non distante dal luogo dell’adescamento, sono saltate fuori duecento videocassette, molte a contenuto pedopornografico. Materiale che gli investigatori stanno analizzando per capire se è prodotto dallo stesso agricoltore oppure se l’ha acquistato da altri, servendosi dei soliti canali.
Braghe e mutande sotto le ginocchia quindi quando la pattuglia lo ha sorpreso, e stava compiendo atti di autoerotismo. Mentre le ragazzine sarebbero state trovate vestite. Tutte giovanissime, 5, 7, 11 e 12 anni, due coppie di sorelline, cugine tra loro. Nel pomeriggio dell’altro ieri stavano giocando in un parco che si trova a pochi metri da un supermercato nella periferia nord di Carpenedolo. Le bambine abitano non lontano e anche l’agricoltore vive da quelle parti. La Punto s’è avvicinata lentamente, poi l’uomo ha attaccato discorso. Le ha invitate sulla sua auto: le avrebbe accompagnate a fare un giro e poi a casa. A bambine di quell’età, dev’essere apparso una specie di nonno un 57enne che ha lavorato tutta la vita. Forse lo avevano visto più di una volta e questa poteva essere una ragione di più per fidarsi. Tanto che tutte insieme decidono di salire in macchina, il giro comincia ma non finisce a casa delle piccole immigrate. L’auto oltrepassa la rotonda sulla tangenziale e prende la direzione di Castiglione delle Stiviere per pochi metri, prima di infilare una stradicciola chiusa, frequentata quasi solo da nomadi di passaggio con le roulotte. È lì che si ferma, ed è lì che verrà sorpreso e arrestato dalla pattuglia della Stradale. Le quattro bambine sono state accompagnate all’ospedale per accertamenti, dai quali sarebbe emerso che nessuna ha subito violenza. La sera sono state raggiunte dai genitori che le hanno riportate a casa. Il 57enne agricoltore è invece in carcere, accusato di una lunga lista di reati: atti sessuali con minorenni, ratto di minori con fini di libidine, atto osceni in luogo pubblico, resistenza.
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