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Briatore accusa: «Ralf l’ha fatto apposta»

Lo spagnolo: «Ho ancora 26 punti di vantaggio, ma dovrò badare anche alla Ferrari». Kimi: «La sfortuna non perseguita solo me»

Nostro inviato a Budapest

Kimi Raikkonen è gelido di natura, per cui è sempre difficile decifrarlo. Perde, e ovviamente ci sta che non sorrida. Il problema è che non sorride neppure quando vince come ieri. Ma forse, stavolta, aveva un motivo in più, ovvero la persona che gli sedeva accanto in conferenza stampa: kaiser Michael Schumacher.
Perché già recuperare 36 punti ad Alonso è impresa ardua (e ieri gliene ha sottratti la bellezza di 10), ma farlo proprio quanto la Ferrari e il cannibale tedesco tornano a fiutare carne spagnola e finlandese non è la migliore delle sensazioni. Qualcuno prova a svegliarlo dal freddo torpore in cui pare caduto: in fondo, gli domandano, questo successo (il sesto in carriera, il quarto dell’anno) la ripaga delle disavventure passate… «Mi ripaga?», domanda e s’infervora il nordico, «ma come fa a ripagarmi dopo che ho perso tre vittorie che avevo in tasca, dopo che uno del mio team ha di nuovo avuto un guasto».
Poi cambia registro: «Tuttavia, questa resta una grande soddisfazione, perché avevamo bisogno della vittoria e perché il mondiale non so ancora dirvi se si sia stato davvero riaperto, ma faccio il possibile per riuscirci». Quindi, proprio a confermare i timori in chiave ferrarista: «Abbiamo cambiato la strategia in corsa proprio per cercare di passargli davanti, altrimenti in pista non ce l’avrei fatta. Certo però, che mi dispiace molto per Montoya».
Il sudamericano è stato tradito dalla rottura di un semiasse mentre era tranquillamente al comando. Dice: «È una di quelle cose che accadono quando spingi al massimo». Ma la sensazione è che sia frutto di ben altro problema: schierandosi sulla griglia prima del via, quando ancora in pista c’era una folla, Juan Pablo ha pigiato troppo sull’acceleratore per farsi largo e raggiungere il proprio posto in griglia, ma così ha finito con il colpire un apparecchio elettronico posato vicino a un’altra vettura. L’anteriore della sua McLaren si è impennato cadendo rovinosamente a terra. Il colpo ha indebolito il semiasse.
Nessun retroscena in casa Renault. Alonso al via è stato spinto all’esterno da Ralf Schumacher e il cordolo ha fatto il resto distruggendogli l’alettone. Flavio Briatore la mette sulla cabala: «In passato abbiamo guadagnato punti insperati noi, ora è toccato alla McLaren… però la mossa di Ralf non mi è piaciuta, vorrei che i commissari indagassero».
E Alonso: «Alla vigilia sapevo perfettamente che avrei sofferto, ma non mi aspettavo il guaio con il tedesco. Adesso, però, non esageriamo: ho ancora 26 punti di vantaggio, mi sembrano parecchi e credo che re Juan Carlos continuerà a telefonarmi e stringermi la mano. E poi in Turchia, vedrete, la musica cambierà.

Certo però, che bisogna vedere cosa combinerà questa Ferrari».

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