Briatore e i tifosi vip della Juve: «L’Inter restituisca lo scudetto»

Napoli La passione juventina di Flavio Briatore non è una novità. Ed essendo entrato il processo di Napoli per la vicenda «Calciopoli» in una fase calda, con le 74 intercettazioni «ritrovate» dalla difesa di Luciano Moggi, imputato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, l’ex patron della Renault di Formula Uno è sceso in campo a difesa dell’ex direttore generale della Juventus: «L’Inter dovrebbe restituire lo scudetto 2006 - è il suo pensiero affidato a un’intervista al settimanale “Chi” in edicola oggi -. Ma come si fa a mettere in bacheca qualcosa che non è stato vinto sul campo? Io mai e poi mai avrei accettato il titolo di un altro pilota». L’ex team principal della Casa francese, allontanato dal mondo della Formula 1 dopo lo scandalo del crashgate di Singapore 2008, ha espresso ulteriori pareri sullo scandalo che costò alla Juventus 2 scudetti. «Non mi vergogno a dire che Luciano Moggi, in questo caso, potrebbe essere una vittima», dice Briatore. «Lo accusano di aver parlato con gli arbitri? Bene. Ma gli altri che cosa hanno fatto? La stessa identica cosa. Sono indagini che secondo me non hanno senso, basate sul nulla. Non c’è concussione e nemmeno giri di denaro. Dove sono i reati?». L’ex team principal della Casa francese ha poi fatto un parallelo con la sua vicenda: «Ho subito un’ingiustizia. Ma la verità, la forza della verità, vince su tutto. Forse è il destino di noi juventini».
Se Briatore non ha dubbi, più cauto ma non meno determinato nel giudizio è un altro tifoso bianconero, il (fino a ieri) presidente della Fiat: «Io credo che sia stato un errore aver fatto così in fretta a dare uno scudetto, fermo restando che se uno ha sbagliato è giusto che paghi», ha precisato rispondendo a una domanda fattagli durante l’incontro organizzato lunedì sera a Firenze dall’Osservatorio Giovani-Editori. Il suo successore designato alla guida del gruppo, che della Juventus è l’azionista di riferimento, John Elkann, preferisce invece dribblare le domande su Calciopoli: «Vi chiedo di cercare di evitare questo tema oggi e domani» risponde con un sorriso durante la conferenza stampa in cui Luca Cordero di Montezemolo ha annunciato la volontà di lasciare la presidenza del Lingotto.
A Napoli, intanto, il processo è in stallo causa nube vulcanica. Mentre il procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi convocato per questa mattina il suo pool per studiare gli ultimi sviluppi su Calciopoli, che potrebbe concludersi con la decisione di aprire un’indagine federale sui nuovi sviluppi, il caos conseguenza dell’eruzione irlandese la nube vulcanica fa slittare la testimonianza in aula dell’allenatore del Chelsea Carlo Ancelotti, annunciata tra i momenti clou dell’udienza davanti alla nona sezione del Tribunale.


L’audizione del tecnico italiano è stata rinviata al prossimo 27 aprile e per le udienze successive sono attesi gli ultimi testimoni scelti dal pubblico ministero, e tra questi un altro tecnico «emigrato» in Inghilterra: Roberto Mancini, già ascoltato in qualità di persona informata sui fatti durante le indagini preliminari.

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