nostro inviato a Barcellona
Sono in pole ma sono preoccupati. Molto. Gli uomini Renault non si capacitano di questa Ferrari missile che stupisce tutti. Nel mondo che corre a trecento allora, velocità di punta superiori di 8-9 km sono come una sberla in faccia per chi è più lento. E quando la guancia sarrossa e duole, è più facile alludere a qualcosa che non torna piuttosto che ammettere una manifesta superiorità altrui. «Gli altri team gommati Bridgestone - ha infatti spiegato Flavio Briatore per far capire che non si tratta di una questione di pneumatici - sono indietro rispetto alla Ferrari. Sono cose difficili da capire queste, ma è così. Sono i misteri della formula uno. Comunque, prima o poi, riusciremo anche noi a comprendere questi misteri». E Fisichella: «Sul rettilineo dai 7 ai 9 km più veloci di noi. È davvero incredibile, non ci saremmo aspettati una simile differenza. Cè qualcosa che non quadra. Certo, poi magari hanno davvero trovato qualcosa di perfetto, però è strano».
Le allusioni Renault riguardano gli alettoni troppo flessibili che fecero discutere in Malesia quando otto team, fra cui la Renault, segnalarono la cosa; i commissari ne presero atto inviando in Federazione la richiesta di chiarimento e la Fia stabilì che tutto era ok. Nel frattempo però, la Ferrari aveva comunque modificato un poco le ali in quanto, aveva spiegato, erano penalizzanti. Sono alettoni in materiale «a memoria di forma» che tornano, dopo le sollecitazioni, alla forma originale.
Cosa dice la Ferrari? «Diciamo che non cè nulla da dire: se qualcuno vuole lamentarsi può rivolgersi alla Federazione. Siamo più veloci di 9 km? Si vede che abbiamo unauto che va forte, unaerodinamica efficiente e un motore veloce. Loro sinterrogano? Possono continuare a farlo».
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