Per Bridgetower scrisse una sonata persino Beethoven

Nel suo libro La musica dei neri americani. Dai canti di lavoro ai Public Enemy, la Southern valorizza la (dimenticata) grande scuola di artisti classici e da concerto. Tra le pioniere di questa corrente le sorelle Anna ed Emma Louise Hyers (rispettivamente soprano e contralto) che girarono il mondo fondando la Hyers Sisters Concert Company. Uscirono dai Conservatori artiste come Nellie Brown Mitchell ed altre, come il soprano Selika Williams, detta «la regina dello staccato», studiò grazie all’aiuto di una ricca famiglia bianca. Non mancano Sissieretta Jones, soprano più celebrato d’America nota anche come Black Patti e Rachel Walker, celebre in Europa come «l’usignolo creolo Lucie Lenoir».
Tra gli uomini il tenore Sidney Woodward fu il primo a entusiasmare la critica e spopolò alla Fiera Mondiale di Chicago del 1893. Tra gli altri grossi calibri i baritoni William Powell e Theodore Drury, che fondò una sua compagnia operistica nel 1899.

Molti partirono da New Orleans ma studiarono all’estero come il pianista e compositore Victor McCarty e il violinista Edmond Dedè, che si formarono al Conservatorio di Parigi o come il mitico George Bridgetower, violinista prodigio per cui perfino Beethoven scrisse una sonata.

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