Brown subisce la rivolta dei banchieri della City

I banchieri della City sotto assedio si ribellano contro le ingerenze nel loro modo di fare affari, dichiarando guerra alla scelta del governo e ai controlli europei di porre limiti ai bonus. E a guardare le cifre, hanno buoni motivi di voler proteggere la loro cittadella: secondo il sottosegretario alla City del governo di Londra, nonostante la crisi, oltre 5.000 banchieri della City intascheranno quest’anno cifre che superano il milione di sterline, tra stipendio e gratifica. «Devono rientrare nel mondo reale», ha ammonito Lord Myers. Ieri, dopo che il cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling aveva ammonito i partner europei a non imporre troppi lacci alla City, a scendere in campo era stata la British Bankers’ Association (Bba), che aveva attaccato il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e i suoi commenti sul modello economico liberista anglosassone, a suo dire screditato dopo la crisi globale.

La Bba aveva seccamente risposto attraverso la sua direttrice generale Angela Knight: «Monsieur Sarkozy è senz’altro consapevole del fatto che con le sue frasi ha minato la fiducia nell’Ue e messo un punto interrogativo sull’imparzialità del suo commissario nominato che non verrà facilmente cancellato».

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