Milano Titti è la fidanzata del ministro Renato Brunetta. «T.T.» è invece il nome della linea di mobili firmati dal ministro. Lampante il collegamento. Che, naturalmente, il titolare della Funzione pubblica conferma: «Ho voluto dedicare questo lavoro a Titti». E il risultato di Brunetta in versione creativo-romantica è in un disegno lineare ma elegante arricchito dal mix legno, pelle e cuoio. Unico vezzo è letichetta argentata che riproduce la firma autografa del ministro.
Dettaglio di quella che Brunetta definisce una «passione»: «Larredamento e il design sono da sempre una mia grande passione. E questa collezione è la realizzazione di un sogno». Già, un sogno che, racconta lo staff della Midj - lazienda friulana che produce i mobili pensati e ideati da Brunetta -, si è «realizzato» grazie a «una conoscenza comune»: «Ci ha messo in contatto e, oplà, ecco la linea T.T che metteremo in distribuzione nei nostri negozi sia in Italia che allestero».
Oggetti che, chiosa il ministro innamorato di Titti e del design, «costano poco». Un esempio? «Il tavolo che si aggira sui 600-700 euro». Come dire: mobili di qualità a prezzi bassi e, particolare, definiti «comodi». Annotazione che, senza forse, non sarà sgradita agli amanti dellarredamento su misura e che certamente sarà pure gradita anche da Titti. Comunque sia, da Midj segnalano «lelevato livello tecnologico», «luso di materiali che si accostano armoniosamente» e, last but not least, che «il designer è un ministro». Prima volta in assoluta mondiale, notizia che però volutamente il ministro ha voluto «tenere bassa» come confida il suo portavoce. «Notizia a margine di una vecchia passione, il design, alla quale mi piace dedicarmi appena posso».
E proprio perché «passione» e per evitare fastidiosi equivoci le royalties «saranno dedicate interamente alla creazione di una o più borse di studio per giovani designer». Un contributo in silenzio, come inosservata (o quasi) è stata la visita del ministro al Salone del Mobile, «occasione strettamente privata» spiega lanti fannulloni a volere scusare di lasciare taccuini e telecamere senza commenti sullattualità politica. Ma per un giorno non importa.
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