Cronache

Brunetta contro i precari: siete l'Italia peggiore Poi precisa, ma non si scusa: scoppia la polemica

Il ministro non risponde a una rappresentante della rete dei precari e dice: "Siete la parte peggiore dell'Italia" (video). E lascia il convegno. Bersani: "Espressioni da estremista". Ma il ministro: mi riferivo a chi irrompe sistematicamente in convegni per provocare. E in un video spiega cosa è accaduto

Brunetta contro i precari: siete l'Italia peggiore 
Poi precisa, ma non si scusa: scoppia la polemica

Roma - Il ministro Renato Brunetta ha partecipato ieri a Roma al Convegno Nazionale dell'Innovazione. Alla fine del suo intervento, dalla platea chiede la parola una rappresentante della Rete precari della Pubblica Amministrazione. Sale sul palco, si presenta, e Brunetta se ne va apostrofando i contestatori in questo modo: "siete la parte parte peggiore dell'Italia, con voi non parlo". La bagarre poi è continuata anche fuori dalla sala, col ministro inseguito al grido "buffone, sei un pupazzo, vergogna". Brunetta si è allontanato, ma è stato prima bloccato da uno striscione e poi inseguito fino alla sua macchina dai contestatori. Poi, i precari sono rientrati in sala, cercando di impedire che il convegno proseguisse. E alla fine, tra i contestatori e alcuni partecipanti al convegno è scoppiata una rissa, con spintoni, urla e cazzotti.

Bersani e Idv attaccano il ministro Inoltre è scoppiato anche la protesta nel mondo politico. "Il ministro Brunetta è indegno del suo ruolo. L’ignobile offesa fatta ieri ad alcuni precari, che volevano semplicemente conferire con lui, è vergognosa e inqualificabile: si dovrebbe dimettere, chiedere scusa a chi lavora e paga il suo stipendio e andare a nascondersi. Non è un ministro all’altezza. La parte peggiore di questo Paese è lui", tuona il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. A cui ha fatto seguito anche la reazione del segretario del Pd, Bersani: "Le espressioni estreme di Brunetta dimostrano l’incomprensione profonda di cosa succede, e c’è da esserne preoccupati. In tutta questa discussione, nel centrodestra non sta tenendo conto di quello che accade. Eppure, se non si parte da come si è fatto governo nel momento di più profonda crisi e cambiamento del dopoguerra, tutto resta in superficie". 

La difesa di Brunetta L’Italia peggiore non è quella dei precari tout court, naturalmente, ma "quella di quanti irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interromperne i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina portatile per poi passare subito il video ai giornali amici". Lo afferma il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che poi ha aggiunto: "L’Italia peggiore è quella di quanti si nascondono compiacenti dietro questi signori (come Pierluigi Bersani e Leoluca Orlando Cascio), sostenendoli in maniera strumentale pur senza conoscere argomenti e fatti. L’Italia peggiore è quella che usa la Rete come un manganello per agguati squadristici, senza aver nulla da dire. Che pena".

"Mi hanno dato del buffone" Brunetta ha poi voluto esporre i fatti di ieri sottolineando che al termine dell’intervento, una signora tra il pubblico ha chiesto di poter prendere la parola. "Le ho chiesto di salire sul palco, nonostante dovessi recarmi entro pochi minuti al Quirinale per la cerimonia di conferimento del Premio Nazionale per l’Innovazione, alla presenza del presidente Napolitano. Ho però preferito lasciare la sala - ha aggiunto - quando ho capito che la signora intendeva sollevare il problema dei precari nella Pubblica Amministrazione: un argomento non solo estraneo al tema del convegno ma che avrebbe richiesto bel altro tempo e ben altra attenzione. A quel punto da parte di alcuni suoi sodali sono iniziati a volare insulti ("Buffone!, Vai a lavorare!") accompagnati dall’esposizione di un grande striscione di protesta, a riprova di quanto la loro azione fosse stata premeditata con cura a fini mediatici. Da qui il mio duro giudizio su lorsignori (non certo sui precari tout court), che ribadisco con forza: "Siete l’Italia peggiore".

No alla retorica del precariato Ieri a La7, Brunetta ha inoltre detto: "Basta con la retorica del precariato, visto che ci sono 4 milioni di stranieri che vengono a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare, quando ci sono 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano, quando ci sono le imprese che cercano specializzazioni che non trovano perché nessuno vuol fare quei lavori. Ogni tanto c’è una madre che si lamenta con me perché suo figlio non trova lavoro ma quando le dico: Bene, allora domani mattina alle 5 vada ai mercati generali a scaricare le cassette, lei risponde sempre eh no!. Se vuole lavorare, invece, quello è il modo migliore. Scaricare la cassette! Per tutti gli italiani! E magari anche raccogliere le mele delle sue parti".  

Precari davanti al ministero  I precari riuniti nel comitato "Il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta" annunciano infatti per domani alle 18 un presidio sotto il ministero della funzione pubblica. Con lo slogan "I migliori dell’italia siamo noi", i precari andranno a dire al ministro - si legge in una nota - che "l’italia peggiore è fatta da chi insulta questo paese. Chi non se ne va, chi studia, chi lavora, chi lotta per i proprio diritti rappresenta l’Italia migliore.

Un’italia - concludono - che vuole rispetto".

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