Brunetta contro il «mostro» dell’Anm

Non li manda a «morire ammazzati» ma poco ci manca. Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha lanciato ieri il suo affondo contro l’Associazione nazionale magistrati («un mostro») e dei giudici ha detto: «Forse si sono montati un po’ la testa». Partecipando alla presentazione del libro Magistrati l’ultracasta, di Stefano Livadiotti, Brunetta se l’è presa soprattutto con l’associazione di categoria dei magistrati: «Le correnti dell'Anm di fatto decidono gli equilibri all'interno del Csm e qui si produce il mostro, con effetti sulle questioni economiche, disciplinari e di carriera della categoria, che sono determinate per via sindacale». Quindi, «per risolvere il problema bisogna tagliare questa cinghia di trasmissione».

Non poteva mancare infine la stoccata antifannulloni: «Il 90% dei problemi della giustizia in Italia sono organizzativi e sono risolvibili con l'information and communication technology: anche per i magistrati si può pensare a badge, controllo delle presenze, controlli di produttività e controlli dei ritardi».

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