Brunetta si «confessa» al cardinal Bagnasco: Sono un mangiapreti

Si confessa «mangiapreti» davanti all’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, anche se col passare degli anni, ammette, sta cambiando idea e trova «molte cose positive anche tra gli uomini di Chiesa». Replica solo con un sorriso di circostanza il cardinale, nell’aula magna dell’Istituto Gaslini di Genova, mentre al suo fianco la sindaco di Genova sdrammatizza e lo invita a cena perché lei i «mangiapreti» li cucina benissimo. Finisce perciò con un invito che il cardinale, sorridendo, ha accettato, uno scambio di battute tra il ministro, l’alto prelato ed il sindaco al termine della cerimonia di inaugurazione del progetto «Smart inclusion». Intanto i bambini alzano la manina e vengono interrogati dalle maestre. Schiacciano il ditino e fanno «zapping» tra Disney Channel e i programmi di Rai Educational. Poi fanno un sorriso grande così al papà e ai fratellini rimasti a casa o ai loro amichetti che li aspettano a scuola. È il regalo più bello per quella ventina di bimbi «prigionieri» al Gaslini. Ricoverati nelle stanze di Ematologia e Oncologia dove, per la loro malattia, non può passarci nemmeno un batterio. E dove, al massimo, li può assistere un solo genitore. Per dirlo all'inglese è il nuovissimo sistema «Smart Inclusion» che il ministro ha inaugurato ieri e che sarà realizzato anche in altri ospedali italiani. Un progetto che costa intorno ai 500mila euro a ospedale, ma che il ministro Brunetta «con il cuore e con l'aiuto di tutti i giovani progettisti» ha intenzione di portare avanti. Il ministro ieri al Gaslini non ha voluto polemizzare sulla situazione politica. Anche se ha «bacchettato» i medici liguri che si lamentano per i certificati online. «Se i medici liguri si lamentano dell'innovazione - ha spiegato Brunetta - sbagliano. Tutti sono dotati di personal computer e ci dobbiamo impegnare per dare un servizio migliore ai cittadini. La verità è che i certificati di invalidità vengono pagati, mentre quelli di malattia no».
Torniamo ai bimbi. L'iniziativa è stata realizzata per i lungodegenti e si avvale di tecnologia a zero impatto elettromagnetico. Integra su un'unica piattaforma tecnologica, realizzata da Telecom Italia, i servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici, consentendo ai piccoli di partecipare alla vita sociale, collegandosi con il mondo esterno in maniera semplice e immediata. Allo stesso tempo, permette al personale sanitario di disporre di strumenti evoluti.

I bimbi possono interagire grazie al video-terminale Olivetti «Smart Care» dotato di telecamera a bordo lettino. In post degenza, poi, il bimbo potrà continuare a seguire le lezioni da casa, tramite un personal computer dotato di webcam. Al Gaslini sono attive 23 postazioni collegate con le scuole Strozzi e Vernazza.

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