Bangkok - Il buddismo religione di Stato in
Thailandia. I monaci tornano alla carica e assediano il
Parlamento di Bangkok, chiedendo che il principio venga inserito
nella nuova Costituzione allo studio. Sono in 3.000, arrivati a
destinazione dopo una lunga marcia per le strade della capitale:
con una decina di elefanti al seguito - la polizia ha tentato di
convincerli a lasciare gli animali fuori dal centro, ma ha ceduto
il passo dopo qualche spintone... - e la minaccia di non andare
via fino a quando non verranno accontentati.
La questione è annosa ma ha assunto recentemente contorni
drammatici. Il 90% dei thailandesi è buddista, con i musulmani
maggioranza solo nel sud del Paese.
La Costituzione vigente,
datata 1997, non fa cenno alla religione; anche allora i monaci
reclamavano un riconoscimento ufficiale, ma i legislatori
decisero di sorvolare per non acuire le tensioni di una minoranza
che si sentiva discriminata.
Adesso il quadro è diverso: nel Sud è in atto una violenta
ribellione (duemila morti in 3 anni) e i buddisti si sentono
«sempre più minacciati». La Carta fondamentale è in fase di
riscrittura, e la richiesta potrebbe essere accolta.
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