"Una bufala quella cena". Ma le foto smentiscono lo staff del viceministro

Il ministero tenta di negare la presenza degli alti ufficiali a tavola col Ds, privo delle deleghe sulla Gdf

"Una bufala quella cena". Ma le foto smentiscono lo staff del viceministro

da Roma

«Pur di attaccare a ogni costo». L’ufficio stampa del viceministro dell’Economia, Vincenzo Visco, ha bollato come «panzane e notizie false e tendenziose» il resoconto della cena natalizia presso il ristorante Recafé di Roma di mercoledì scorso. Insomma, una bufala (non quella inserita nel menu) montata ad arte per bilanciare «le notizie che emergono sul comportamento del generale Roberto Speciale».
A questa obiezione dell’ufficio stampa del viceministro ha già dato risposta il presidente aggiunto dei gip di Roma, Antonino Stipo, che ha disposto la restituzione del fascicolo sul caso Speciale al pm Angelantonio Racanelli per verificare se da parte dell’esponente di governo vi fu condotta dolosa nel predisporre l’avvicendamento dei vertici della Guardia di finanza in Lombardia.
L’ufficio stampa del viceministro ha voluto precisare che la cena di mercoledì scorso è stata organizzata dai dipendenti del primo piano di piazza Mastai (sede degli uffici del sottosegretariato all’Economia; ndr). Anche su questo punto bisogna ribattere che l’articolo pubblicato ieri ha indicato la possibilità che potesse trattarsi di una cena di staff come indicato dal capo della scorta di Visco, una volta «smascherati» il cronista e il fotografo Emilio Orlando. Sono state indicate come partecipanti una decina di persone, quelle sedute al tavolo dell’economista. Dall’ufficio stampa si apprende che erano una cinquantina, ovvero tutti gli occupanti della saletta al primo piano.
Tra queste, e le foto lo confermano, ci sono il generale di brigata Flavio Zanini e il colonnello Mario Ortello, già aiutante di campo. Citarli non è stato «un espediente per montare una sterile polemica». Zanini è vicecapo di gabinetto del ministro dell’Economia Padoa-Schioppa, è stato già collaboratore di Visco al ministero delle Finanze.
Premesso che ufficiali della Guardia di finanza sono normalmente distaccati presso il ministero, rimane una domanda di fondo che è già stata posta ieri. Visco non ha più le deleghe sul corpo e sta attraversando un periodo molto delicato dal punto di vista politico proprio in virtù delle presunte interferenze sulla gestione delle Fiamme gialle.

Non si tratta forse delle stesse persone che si misero in contatto con i vertici della Gdf nell’estate 2006 per far sì che contattassero il viceministro che doveva renderli edotti dell’opportunità di cambiare i vertici del corpo in Lombardia? Ferma restando la libertà personale riconosciuta a ogni singolo cittadino dalla stessa Costituzione, era proprio opportuno partecipare a quella cena?
L’ufficio stampa riconosce al Giornale di aver pubblicato solo una notizia vera, cioè le portate della cena sottolineando però che non «sono state servite spigole». Una chiara allusione al cadeau «volante» del generale Roberto Speciale ai montanari della scuola alpina di Predazzo. Ma quella è un’altra storia anche se sempre di cibo si tratta.

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