La cerimonia di consegna della Nave Costa «Luminosa» è stata oscurata, proprio alla vigilia dellimportante evento, dalle nuvole della protesta dei sindacati della Fiom. Ciò ha comportato per Costa Crociere un grave danno dimmagine. «La consegna di una nave è un evento che più di altri è ricco di significati reali e nello specifico rappresenta un importante momento del processo di crescita di unazienda - dichiara Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato della Costa Crociere -. Ancora di più lo è per questa nave, nuova nel concept e innovativa nel design e nelle soluzioni tecnologiche».
Il fiore allocchiello della Costa è stato potato forzatamente senza possibilità di presentarsi, in tutto il suo splendore, al pubblico. «Sono preoccupato per le ripercussioni che questo tipo di iniziative potrebbero avere a livello commerciale e di immagine per il marchio Costa - prosegue Foschi -, e non va sottovalutato limpatto negativo che tutto ciò potrebbe avere sul futuro della cantieristica italiana, in relazione al primario ruolo economico che la nostra società svolge in Italia».
Oggi la consegna
La Costa Luminosa verrà presa in consegna oggi, ma sarà il 5 maggio la data in cui partirà la prima crociera. Si dovrà attendere invece il 5 giugno per il battesimo della «Luminosa», (92.600 tonnellate di stazza per 2.826 ospiti totali), e della «Pacifica», (114.500 tonnellate e 3.780 posti).
«Ci troviamo nel bel mezzo di unazione sindacale abnorme. Siamo noi le vittime di questa protesta - tuona il presidente della Costa -. Veder sfumare un momento così solenne, un momento dorgoglio per tutti noi e per i nostri clienti ci ha profondamente rammaricato».
Lultima nata dellimportante flotta croceristica genovese, sfumata la consegna ufficiale da parte di Fincantieri nello stabilimento della Margonara, avrà oggi la sua sospirata consegna. «Fincantieri rimane un interlocutore privilegiato - aggiunge Foschi - ma non cè dubbio che noi tutti ci troviamo in difficoltà. In questo momento di crisi sarebbe opportuno lavorare insieme senza attriti. Faremo tutto il possibile perché questo sia un momento transitorio, ma è evidente che bisogna far chiarezza. Questa situazione che si è venuta a creare ci ha davvero stupiti, anche perché per ventanni Costa Crociere ha sempre mantenuto ottimi rapporti con i sindacati di qualunque sigla».
Forme di protesta si erano fatte sentire già dallo scorso 2 aprile in occasione di una visita alla Margonara da parte del presidente della Costa e dellazionista americano. «Fummo costretti a restare chiusi per un paio di ore in albergo a Mestre - racconta Foschi -, perché cera un picchettaggio in corso. Devo ammettere che quella mattina provai un po di ansia, ma fortunatamente, con un po di ritardo, riuscimmo ad entrare nel cantiere». E ha aggiunto «È incomprensibile per un americano come Arison assistere a ciò in un momento come questo di crisi mondiale, in cui molti cantieri navali sono vuoti».
Emergenza pirati
Il presidente di Costa Crociere affronta, a margine della conferenza stampa, un altro argomento dattualità: la pirateria. «I nostri clienti sono al corrente - dice - che noi prendiamo misure cautelative e il nostro personale di bordo è preparato contro possibili attacchi di pirati.
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