La Spezia«Da oggi si cambia. Chi non si impegna per lo Spezia sarà tagliato». Il mantra di Gabriele Volpi scuote la mixed zone dell'Alberto Picco. Il summit convocato d'urgenza ieri mattina segue a ruota lo tzunami di martedì pomeriggio.
Dal repulisti societario sono passate pochissime ore e il presidentissimo detta la consegna per il futuro: «Voglio vedere armonia e dedizione». Tradotto vuole dire che non c'erano. E in un giorno quelli che non funzionavano sono stati messi fuori tutti. Allenatore e sei dirigenti mandati via. Tabula rasa. Epurazione vera che decima la nomenclatura aquilotta e vale a futura memoria.
Via Alessandro Pane, tecnico. Via Massimo Varini, direttore sportivo. Via anche il direttore generale Massimiliano Capellini. Tagliati anche i collaboratori Andrea Grammatica e Vito Grieco, rispettivamente addetto dell'area tecnica ed assistente del trainer. «Non mi sono sentito tradito né deluso - dice Volpi - ma qui c'era qualcuno che non dava il massimo. Non dovrà più essere così». Che la misura fosse colma si era capito già domenica alle 16,30 in punto quando il patron lasciava lo stadio Picco scuro in volto e senza salutare la squadra.
Era l'avvisaglia del terremoto. Lunedì pomeriggio vertice d'urgenza nella sua Recco e poi il via alla cura dimagrante. Tagliato anche Giacomo Ferretti, collaboratore tecnico, «L'ho visto ieri e non sapevo neanche chi fosse», e il coordinatore organizzativo Diego Di Canosa «che non avevamo avvertito subito. Lo avviseremo dopo questa conferenza stampa», osserva Volpi facendo emergere tutta la rapidità di una decisione maturata nello stretto necessario tra il fischio finale di domenica scorsa al Picco contro la Cremonese (sconfitta per 2 a 1 in casa, ndr) e il summit societario di lunedì pomeriggio con il fido Spalenza.
Alla fine i tifosi, presenti in massa, gli hanno stretto la mano. E c'è anche chi gli ha preparato un cadeau per ricordare la giornata. Mai nessuno a Spezia aveva osato tanto e il decisionismo targato Volpi fa strage di consensi. «Le cose non andavano bene», riprende il patron prima di dettare il decalogo per il futuro e dopo aver rimesso in sella il vecchio trainer Fulvio D'Adderio, licenziato in autunno e richiamato in tutta fretta «dopo avergli fatto le mie scuse».
«Lui sarà a capo di un comitato di emergenza con il nuovo vice allenatore Fusco (promosso dalla Berretti) - dice - il capo della giovanile Conti e l'amministratore unico Spalenza». «Per il futuro voglio raggiungere sei obiettivi - conclude - Primo la B. Subito o l'anno venturo. Poi risistemare il Picco con un nuovo campo in sintetico e creare una foresteria per i giovani calciatori in periferia dotata anche di due campi nuovi. Infine serve una collaborazione con la Nigeria per portare a Spezia giovani calciatori africani. Ultimo un nuovo direttore sportivo».
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