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Il bunga bunga del Pd Festa hard a Napoli

I democratici disertano un convegno sulla criminalità per andare al party erotico. Bersani furibondo

Il bunga bunga del Pd  Festa hard a Napoli

Roma - La ragazza che balla indossa un tubino inguinale e non porta slip sotto i collant. Quella accanto a lei si lascia andare alla musica con gli occhi chiusi, nei lunghi stivali neri aderenti di pelle.
A pochi metri da loro, ci sono l’intera dirigenza del Pd campano, il responsabile giustizia, Andrea Orlando, e alcuni deputati sempre di area democrat sorridenti per gli obiettivi davanti all’enorme scritta Tantra. Il sito Dagospia, che allega foto e video, la chiama il «bunga bunga democratico». L’Espresso, giornale non ostile alla famiglia Pd e avvezzo a toni più sofisticati, racconta l’happening come evento «ad alto tasso trash erotico».

La sera in cui il cielo ha maledetto l’Italia, la notte della grande nevicata di venerdì 3 febbraio, i vertici del Pd in Campania, con Orlando, partecipavano a Bagnoli al «People Party», spumeggiante iniziativa nottambula organizzata dal capo ufficio stampa e portavoce del partito in Regione, Lorenzo Crea, per promuovere la sua tv.

Pier Luigi Bersani è furibondo. Primo perché la partecipazione al party trash a Napoli del suo drappello campano, è avvenuta proprio nel momento del massimo bisogno per l’Italia.
Mentre Alemanno era impegnato a spalare la neve, a Napoli i democratici facevano festa. Secondo perché quella stessa sera, a un tiro di schioppo dal «People Party», era stato organizzato un convegno del Pd, responsabile la deputata Pina Picierno, per parlare di camorra. Titolo: «OccupyScampia». L’iniziativa è andata praticamente deserta. Del partito erano presenti solo Orlando (che poi è passato alla festa) e un paio di dirigenti locali. Gli altri tutti altrove.

Al «People Party» non mancavano neppure il segretario regionale del Partito democratico, Enzo Amendola, e il capogruppo in Regione, Giuseppe Russo. E poi si sono viste decine e decine tra dirigenti regionali e comunali, sindaci e assessori. L’Espresso registra che a un certo punto della serata ha «fatto capolino il governatore Stefano Caldoro (Pdl) per fare il suo augurio alla trasmissione».

Solo un saluto veloce, conferma il settimanale, ma proprio a questa presenza si appella in una disperata nota il povero Orlando, l’unico, in effetti, a partecipare alla manifestazione a vuoto di Scampia: «Voglio precisare che ho partecipato a tutto lo svolgimento di “OccupyScampia” - scrive a Dagospia -. Solo al termine di questa ho presenziato all’inaugurazione di un programma televisivo non promosso dal Partito democratico, ma al quale ero stato invitato insieme al presidente della Regione».
La presenza piddina al «People Party» in realtà era davvero di massa, e Crea è il portavoce del partito in regione, oltre che figlio di Maria Grazia Pagano, presidente del Pd campano, ex senatrice e, secondo indiscrezioni, amica personale di Giorgio Napolitano.

Intervistatissimi dalle televisioni locali i dirigenti di Bersani: «Credo che la televisione intelligente - la riflessione del capogruppo regionale Russo - possa essere di aiuto a chi la fa e a chi sta dall’altra parte dello schermo».

Dall’altra parte della sala, l’hair stylist dichiarava: «Queste pettinature sono un po’ aggressive e un po’ da sera, proprio come questa serata».

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