Burdisso è Babbo Natale

Claudio De Carli

Lunga vita all'Anorthosis, il calcio che azzera le diversità e pialla la vita. Tre a tre come negli oratori, a Ibra non glien'è entrata una e gli altri sono riusciti a mettere insieme una sequenza di brutte cose che erano difficili solo da immaginare. Ma Ibra in mezzo a tutto il casino di ieri sera ha avuto ancora una volta la palla della vittoria a porta vuota, e l'ha fallita. E non è la prima volta.
Gran confusione, gara amatoriale, passi per l'Anorthosis, senza offesa, ma quelli di Mourinho ne sono usciti male, ma male male. Prima Julio Cesar e Burdisso, poi Cambiasso e Panagi, la gente accorsa al Gymnastikos Syllogus Pagkypria proprio non ci credeva. Ha iniziato con i tamburi e le bandiere e dopo 13 minuti Ibrahimovic e Balotelli l'hanno azzittita, poi Burdisso la mette bene per Bardon, 1-1 e questi ricominciano con i tamburi. Allo scadere del primo tempo fa gol Materazzi e ritorna il gelo, palla al centro e il nuovo entrato Georgios Panagi si vede rimbalzare sulla testa un rinvio di Cambiasso e fa gol senza neppure rendersene conto in un tripudio generale. Due gol all'Inter, gente che fino a qualche anno fa ne prendeva dieci e tornava a casa ugualmente contenta. Figurarsi ieri sera, e ancora non era finita.
All'Inter intanto altri due gol presi come contro la Reggina, casuali ma tragicamente reali. Sono quelle cose che accadono e non danno molto margine di lavoro, cosa fai, dici a Cambiasso di non rinviare i palloni sulla testa dei nuovi entrati? E a Burdisso e Julio Cesar cosa dici? Di certo non è stata la bolgia dello stadio di Nicosia a stordirli perché ce ne stanno 23mila e la curva della tifoseria era esattamente dalla parte opposta alla zona di campo dove si sono infrattati i due. Peraltro senza insultarsi, segno che il rispetto è rimasto. E poi, quando dopo appena tre minuti il trentaquattrenne Frousos ha giocato all'uno contro uno con Burdisso, ha vinto il duello e ha seccato Julio Cesar sul palo lontano portando l'Anorthosis sul 3-2 la gente ha pensato che forse si era sintonizzata sul canale sbagliato. A quel punto l'Anorthosis ha iniziato a giocare come una squadra vera ed è stata ancora una volta la dimostrazione di quanto faccia bene fare un gol. È una terapia che dovrebbe diffondersi su vasta scala se non fosse che dall'altra parte c'è chi lo subisce il gol, e quindi si assiste al dramma.
Ma l'Inter aveva iniziato malinconica e svogliata, non è così che si gioca in Europa, neppure se l'avversario gioca in un campionato che da noi non riuscirebbe a fare la concorrenza a una buona Uisp. Vero: viste nel pomeriggio di martedì alcune sintesi del torneo cipriota. E l'Anorthosis, con tutte le giuste cautele, non può essere così lontano dal resto del gruppo. Se quanto si è visto ieri sera è vero, il merito è dell'Inter, ed è tutto maledettamente vero.

Burdisso prima è stato sfortunato, poi si è lasciato beffare da un subentrato, Julio Cesar ha preso nuovamente il solito gol in diagonale sul secondo palo, e Mourinho al quarto d'ora circa ha ribaltato il ribaltabile, se poteva fare undici cambi ne avrebbe fatti dieci, perché Ibra lo avrebbe lasciato lì, anche se ieri sera non esattamente in linea con il suo passato. Giù la testa e correre, gioco non se n'è visto, il tempo passava rapido e la gente applaudiva anche i rinvii dei suoi eroi nella parte turca della città. È finita 3-3 ma hanno vinto loro.

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