Il Buridda lava l’onta con pennello e vernice

La manifestazione del centro sociale è in programma domani, ma avrà solo l’obiettivo di cancellare le «scritte fasciste»

Non sarà una manifestazione di piazza in senso stretto, l’esordio autunnale del «Laboratorio sociale Buridda». Sarà un’azione parecchio animata, ma che non dovrebbe superare i confini dell’ex Facolta di via Bertani, quella «manifestazione antifascista» prevista per domani e convocata per rispondere a un blitz notturno di alcuni sconosciuti che hanno lanciato un sasso con un adesivo di Forza Nuova e una cartuccia da caccia all’interno di un mezzo usato dagli esponenti del Buridda. Un episodio circoscritto e dal quale la stessa Federazione genovese di Forza Nuova prende le distanze, invitando anzi «i cittadini e i propri simpatizzanti a non cedere alle provocazioni».
Secondo i primi accertamenti infatti potrebbero essere stati alcuni estremisti isolati non riconducibili a una precisa sigla politica a compiere il gesto intimidatorio dal quale ha preso spunto il Buridda per cercare (e ottenere) solidarietà da più partiti e sindacati e per organizzare una prima manifestazione al rientro delle ferie estive. Domani comunque alcuni attivisti del Laboratorio occupato, insieme ad esponenti politici di sinistra, si ritroveranno all’esterno della sede del Buridda per coprire con vernice bianca anche le scritte denigratorie vergate dagli sconosciuti incursori. Si tratterà di un gesto altrettanto dimostrativo ma che non dovrebbe avere ripercussioni sul traffico cittadino né sulla tranquillità della zona.

Nonostante tutto, la Federazione genovese di Forza Nuova chiude il suo comunicato in risposta alle accuse del Buridda, con l’invito alle istituzioni «a non consentire né tollerare eventuali manifestazioni di piazza impregnate di odio».

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