Burlando contro Biasotti: case e squadre dei due antagonisti

Burlando contro Biasotti: case e squadre dei due antagonisti

Viale Brigata Liguria contro Via San Lorenzo. La tattica si studia a poche centinaia di metri di distanza e come nel Risiko dotati di mappa per esaminare un territorio: la Liguria. Sandro Biasotti e Claudio Burlando come due generali coordineranno le operazioni: l’Epifania è finita e ora, verso le regionali, si farà sul serio. Ma cosa succede nei point elettorali dei due candidati alla presidenza della Regione Liguria?
Claudio Burlando, presidente uscente, ha scelto San Lorenzo, a pochi passi dalla cattedrale. Un locale al piano ammezzato con ingresso dalla strada: una volta si vendevano arredi per la casa, oggi la vetrina ha il volto (nel senso letterale della parola) di Burlando e il logo della lista civica che lo accompagnerà alle regionali. Per incontrare qualcuno si devono salire delle scale ed entrando nella stanza una piccola reception accoglie i visitatori. Arrivati in una mattina fredda veniamo accolti da Giovanni Delle Piane e Silvestro Brancati. Due volontari che fanno parte della squadra dei circoli del Partito Democratico genovese che si sta organizzando per la campagna elettorale: «Siamo tutti volontari, ci diamo i turni per garantire l’apertura del point dalla mattina fino al tardo pomeriggio e stiamo gravitando già in tanti, soprattutto giovani», spiegano. Per ora il resto del bello stanzone stuccato è ancora semivuoto: «Mancano i computer, li portiamo dopo l’11 quando partiremo veramente con la campagna elettorale: vogliamo permettere a tutti quelli che entrano da noi di poter consultare i siti che riguardano il nostro candidato e il partito. E farli collegare con il sito della Regione per dimostrare quante cose sono state fatte negli ultimi cinque anni».
Per ora solo qualche volantino su un tavolo e una vetrina molto buia. Quest’ultimo elemento non rende invitante l’ingresso ai passanti, soprattutto pensando che i locali non sono visibili dall’ingresso: «Il buio è frutto di un disguido con Enel che deve venire a risolvere i problemi di sovraccarico, dopo di che le vetrine saranno illuminate - raccontano i volontari -. Per quanto riguarda l’ingresso ci organizzeremo per metterci all’entrata con degli schermi e invitare la gente a salire, magari sperando che venga anche meno freddo...». Sarà l’unico punto elettorale del candidato del centrosinistra a Genova: ne aprirà uno per ogni provincia. Alla domanda se si poteva fare qualcosa di più dal punto di vista della visibilità, considerando l’unicità del posto, la risposta è sarcastica: «Almeno le nostre insegne si vedono, noi non siamo coperti dalle impalcature».
La battuta non è casuale ed è riservata ai «colleghi» dell’altro point e dell’altro candidato. Sandro Biasotti qualche settimana fa ha avuto una sgradita sorpresa: la sede a piano zero di viale Brigata Liguria è stata coperta dalle impalcature per il rifacimento della facciata e il senso del posizionamento del punto di coordinamento della campagna elettorale è cambiato. Si pensava che in una strada così poco trafficata dai pedoni ma molto dalle auto e spesso in coda ci sarebbe stato un richiamo maggiore. «Ormai le cose sono andate così e ce la teniamo, provvederemo a esporre dei pannelli all’esterno», racconta Giovanni Battista Delucchi responsabile del point. Qui un tempo c’era la sede di un’autosalone, oggi un loft con, sul soppalco, piccoli studi trasparenti per Sandro Biasotti e Giandomenico Barci e una saletta per riunioni più riservate.
Nel piano di sotto una grande reception, un salone per le riunioni dei vari gruppi che sostengono la campagna elettorale ed una postazione con dieci computer dove lavorano un nutrito gruppo di volontari per aggiornare le attività della campagna elettorale. «Ci diamo dei turni per presidiare il centro operativo e spesso siamo in sovrannumero - racconta Delucchi -. C’è tanto fermento e contiamo che ce ne possa essere di più dalle prossime settimane».

Il candidato del centrodestra sta aprendo altri punti in diverse zone della città che verranno coordinati dal centro: «Qui terremo tutto il materiale elettorale e smisteremo i volontari che si occuperanno di banchetti, manifesti e tutto quello che servirà per sostenere il nostro Sandro - racconta Delucchi -. C’è già un grande contributo di donne e giovani».

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