Burlando inaugura il park, Sestri «posteggia» i vu’ cumprà

Burlando inaugura il park, Sestri «posteggia» i vu’ cumprà

Sestri LevanteIl tour inaugural-preelettorale di Claudio Burlando fa tappa a Sestri Levante dove il parcheggio interrato e la pista ciclabile li aspettavano da oltre 4 anni di cantieri e divieti. La corsa contro il tempo - pur nell’involontaria ironia dell’espressione - è testimoniata dalle ruspe e dai detriti ai lati della pista fresca di vernice. Per il completamento della passeggiata a mare c’è infatti ancora da attendere e anche le parole del vice sindaco Giorgio Calabrò («contiamo di finirla entro l’estate prossima») non inducono all’ottimismo per un nuovo taglio del nastro utile alle regionali.
Il governatore, comunque, rintuzza dimostrandosi onesto nel riconoscere il merito di alcune opere alla «precedente amministrazione» (Biasotti, ndr) che aveva attivato i finanziamenti e augurandosi «di poter continuare a inaugurare anche quelle opere realizzate grazie a questa giunta regionale». Opere che, in particolare a Sestri e nella Val Petronio «traditrice» della sinistra (clamoroso e preoccupante il ribaltone nei comuni rossi di Casarza e Castiglione) significano la realizzazione di un museo della città, dedicato alle tradizioni marinare e ai tesori dell’entroterra.
La passerella, con tanto di biciclettata sulla nuova pista, riserva a Burlando un plaudente comitato d’accoglienza, anche se la visita del governatore non passa inosservata soprattutto alle decine di vu’ cumprà che abitualmente campeggiano su tutte le panchine del lungomare sestrese. Ieri, proprio lungo il percorso che attendeva il gruppone «tirato» da Burlando, erano praticamente spariti tutti. Tutti o quasi, con l’unica eccezione di un paio di «regolari» venditori con tanto di licenza che hanno potuto fare spallucce di fronte ai ripetuti passaggi delle forze dell’ordine, mai così solerti in una cittadina di sinistra-centro che della tolleranza e della multirazzialità a prescindere ha sempre fatto vanto addirittura oltre i buonisti e probabilmente illegittimi dettami della legge regionale dell’assessore Enrico Vesco. Sestri però, come vestito da festa per la visita del governatore si è vergognata di indossare i panni (e le borse, e gli occhiali, e le cinture) taroccati dei vu’ cumprà, costretti ad attendere, seminascosti sulla battigia, la fine delle operazioni.
Il particolare passa inevitabilmente inosservato all’ignaro governatore che, proprio a Sestri Levante, ricorda il suo progetto di rilancio turistico di qualità. Rilancio che peraltro non prescinde da un diverso sfruttamento degli arenili, meno soggetti a concessioni private e in grado di «lasciare i turisti più liberi di organizzarsi la giornata e la spesa dei soldi disponibili».

Intanto Sestri si gode il suo posteggio all’inizio del lungomare: 150 posti moto gratuiti e 115 posti auto a tariffa-lancio da un’euro l’ora. La giunta di Andrea Lavarello sta predisponendo anche abbonamenti mensili e annuali con ulteriori sconti. La sosta dei vu’ cumprà sulle panchine del lungomare è invece già tornata gratuita da ieri pomeriggio.

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