(...) di una Regione in cui è ubicato uno dei porti chiave dell'intero sistema Mediterraneo si fermi di fronte alle dichiarazioni del Ministro Di Pietro che, senza un serio approfondimento finanziario, prende a pretesto la carenza delle risorse per azzerare la realizzazione del Terzo Valico.
Se si subiscono passivamente questi colpi di mano del Governo Prodi e del Suo Ministro delle Infrastrutture si finisce per accettare l'azzeramento di un segmento chiave di un Corridoio Europeo, essenziale per l'economia dell'intero Continente e, conseguentemente si distrugge in modo irreversibile la vita e lo sviluppo del porto di Genova, si distrugge l'economia ligure, si compromette la crescita del Paese.
Burlando, purtroppo, con queste dichiarazioni ha perso quella carica di autonomia concettuale che lo aveva caratterizzato in passato. Così facendo Burlando si è allineato alle strategie di un Governo che, giorno dopo giorno, sta bloccando la infrastrutturazione organica del Paese attivata durante la passata Legislatura.
In questo contesto è davvero sconcertante il suo ripensamento sulla essenzialità del Terzo Valico: le dichiarazioni e le note formali nei confronti del Governo Berlusconi sulla essenzialità del Terzo Valico, prodotte in passato, testimoniano questa forzata revisione.
Burlando sa, però, che i liguri non accettano questo tipo di comportamenti, non accettano questa sudditanza gratuita alle scelte sbagliate di minoranze ideologiche antitetiche al liberismo ed allo sviluppo.
Ed i cittadini della Liguria, troppo tardi, capiscono quanto sia stato improvvido scegliere, alle elezioni regionali di un anno fa, le contraddizioni, la demagogia e gli illusionismi dei partiti della Sinistra.
*Senatore di Forza Italia
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