Burlando prepara lo sfratto: «Marta, accetta le primarie»

Quando qualche settimana fa Marta Vincenzi nominò Pasquale Ottonello assessore della sua giunta, una delle poche voci che sembravano alzarsi in difesa del sindaco era quella di Claudio Burlando: «Ottonello è un ottimo amministratore» era stato in sintesi il suo ragionamento che faceva palesare una condivisione alla scelta del primo cittadino. Ieri, invece, l’ennesima doccia gelata su Marta con il Governatore che dai microfoni di Radio Babboleo News non lascia spazio ad interpretazioni: «Vincenzi ha tutto il diritto di riproporsi dopo i primi cinque anni. Se non ci sono altri aspiranti sarà lei la candidata del Pd, ma se altri vogliono mettersi in gioco si dovrà utilizzare il metodo delle primarie che sta funzionando molto bene».
Appunto, una doccia scozzese per il sindaco che, secondo la prassi utilizzata dal Partito Democratico, dovrebbe essere automaticamente ricandidata essendo alla fine del primo mandato ed essendo le primarie richieste solo quando è necessario trovare un nuovo candidato. Fare in modo che il primo cittadino accetti di passare da quello che per lei potrebbe essere un tritacarne sarà difficile perché l’operazione Ottonello e un evidente immobilismo della macchina comunale fanno sì che Marta non goda di grandi simpatie nella base ma soprattutto tra i dirigenti del suo stesso partito. Dopo il richiamo di Burlando che ha anche detto di non voler spendere il suo peso politico per la scelta del futuro e invitato Marta Vincenzi a sciogliere le sue riserve entro un mese il primo cittadino ha risposto: «Le primarie mi possono stare bene a patto che siano di coalizione e non del partito: già nel 2007 mi ero spesa in questa direzione - ricorda il sindaco - Burlando mi detta i tempi? Lo ringrazio per il promemoria ma credo di avere piena autonomia per poter decidere». Un tentativo di rincuorarla arriva dal presidente Pd, Alberto Villa: «Pur condividendo col presidente Burlando, tardivamente convertitosi, sull’importanza dello strumento primarie, non comprendo per quale motivo si debbano svolgere in presenza di un sindaco uscente alla fine del primo mandato che ha ben governato la città».
Ma la Vincenzi è sotto attacco, tanto che ieri ha dovuto subire anche una smentita da parte del segretario provinciale del Pd Victor Rasetto che è dovuto intervenire per smentire dichiarazioni rilasciate dal sindaco durante una riunione con il circolo del partito a Sturla: «Rasetto sapeva che avrei nominato Ottonello assessore» aveva detto il sindaco ai militanti che la stavano ad ascoltare e la interrogavano sul perché ha praticato la soluzione dell’ex forzista. «Mai stato al corrente della nomina di Pasquale Ottonello in sostituzione di Elisabetta Corda, l’ho appresa dai giornali» è stata la replica di Rasetto.

Che infine non si nasconde di fronte alla realtà: «Penso che qui siamo in un manicomio - confessa a Babboleo News a proposito del suo partito - Nel senso che ognuno apre bocca e gli dà fiato». C’è un Pd logoro che, evidentemente non sopporta più il «suo» sindaco. Ma dall’altra cosa si aspetta a battere un colpo?

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