Burlando ü zeneize vuol salvare il dialetto Replica dalla Lega: «Voti la nostra legge»
30 Settembre 2009 - 02:09Dal giro dei paesi al recupero dei dialetti. Poi dicono della Lega, che quando propone certe cose è becera e razzista. Se, invece, lintuizione arriva da altre parti sembrano illuminazioni epocali. Questo Claudio Burlando in versione elettorale lo troviamo ovunque, a dire tutto e il contrario di tutto. Ieri, per esempio, si è anche proclamato precursore di Bossi e sostenitore del dialetto ligure. Il presidente della Regione Liguria è intervenuto ieri pomeriggio allincontro organizzato dallassociazione genovese «A Compagna» a Palazzo Ducale, incontro sul tema «Le lingue del territorio: una ricchezza da trasmettere».
Tutto levento, introdotto dal presidente della «Compagna» Franco Bampi, si è tenuto parlando in genovese e rigorosamente in dialetto è stato anche il discorso di Burlando, che ha ricordato di aver imparato il genovese dai genitori («mi dissero: questa lingua te la sappiamo insegnare bene, lItaliano invece lo imparerai a scuola») e di averlo poi usato spesso nella sua attività politica, specialmente nel rapporto con i lavoratori del porto e con il Console della Compagnia Unica Paride Batini. Burlando ha convenuto con Bampi sullopportunità di un impegno anche della Regione per «salvare una lingua che ha mille anni ma che potrebbe scomparire nei prossimi dieci». Si è impegnato a reperire un po di soldi («palanche») per favorire lingresso a scuola, in via sperimentale e volontaria, dellinsegnamento del dialetto. «Unidea - ha ricordato Burlando - di cui abbiamo parlato alcune volte nei mesi scorsi con Bampi, e che ci è venuta assai prima che facessero notizia le dichiarazioni di Bossi».
«Ma come? È dal 1997 che lavoriamo perché il dialetto ligure entri nelle scuole e rimanga come patrimonio culturale della nostra terra e ora si sveglia Burlando? - attacca Francesco Bruzzone consigliere della Lega Nord-. Su ogni mia proposta ho trovato un muro dalla sinistra. Mi veniva risposto che se si insegnava il genovese, allora agli arabi doveva essere possibile studiare larabo nelle nostre scuole.