Cronache

La burocrazia nega la «pensione»

Lo Stato non ha ancora trovato il modo per riconoscere ai familiari di Quattrocchi un indennizzo per l’uccisione del body guard genovese rapito in Irak. Il giudice del lavoro Giuliana Melandri ha dichiarato inammissibile la richiesta della madre di Fabrizio Quattrocchi di ottenere i benefici previsti dalla legge 206/2004 destinati ai familiari delle vittime del terrorismo. Una decisione, quella di non concedere il nulla osta alle agevolazioni economiche per la donna, che non è però definitiva. La pratica è stata fermata a causa di un iter burocratico non ancora concluso. Fabrizio Quattrocchi infatti non è ancora stato dichiarato vittima del terrorismo dalla prefettura di Genova.
Il lungo iter burocratico, che coinvolge anche il ministero degli esteri, ha già ottenuto un importante pronunciamento da parte dell’ambasciata italiana a Bagdad, che ha confermato come la guardia del corpo sia morta per un «evento di matrice terroristica».

Quando dalla prefettura arriverà anche la dichiarazione necessaria, la madre di Quattrocchi potrà ripresentare identica richiesta, per ottenere i benefici previsti dalla legge.

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