Cronache

Bus al centro e addio verde nel progetto Ds per la Foce

Una corsia nel mezzo di viale Brigate Partigiane riservata ai mezzi pubblici

Bus al centro e addio verde nel progetto Ds per la Foce

Roberta BottinoRestituire piazza Rossetti e corso Marconi ai cittadini, questo è l’obiettivo che si prefigge un progetto studiato dal gruppo dei Democratici di Sinistra. «Approfittando dei lavori della copertura alla Foce del Bisagno - spiega Francesco Baldassarre, capogruppo Ds nella circoscrizione Medio Levante -, con l’aiuto di Ami, Amt e insieme all’assessorato alla vivibilità del Comune di Genova, presentiamo quest’idea di viabilità innovativa per le aree di viale Brigate Partigiane e della Fiera del Mare, al fine di dare un contributo di progettualità per uno snodo viario fondamentale per la nostra città». In un momento in cui la zona della Foce è stata messa a soqquadro a causa dei cantieri per il rifacimento della copertura del Bisagno e in un periodo in cui automobilisti e pedoni sono destinati a sopportare disagi pesantissimi, viene presentato un progetto che, con l’obiettivo di risolvere tali problematiche, tende però a incentivare l’uso dei mezzi pubblici.«Dobbiamo mettere in condizione gli autobus di viaggiare senza impedimenti - dice Simone Farello, capogruppo Ds in Comune -, come accade ad esempio per la linea 17 in corso Europa». Ecco allora, in che modo si potrebbe ottenere questo scopo. Le grandi aiuole al centro di viale Brigate Partigiane dovrebbero essere percorse in entrambi i sensi dai mezzi pubblici, mentre ai lati, resterebbero tre corsie per parte, destinate al traffico veicolare, e i parcheggi sarebbero spostati vicino ai marciapiedi a bordo strada. Una soluzione che permetterebbe ai mezzi pubblici di percorrere corsie completamente libere e che metterebbe in sicurezza gli utenti che attenderebbero gli autobus sotto pensiline al centro strada.«La gente chiede al trasporto pubblico locale mezzi puntuali e veloci - dice Paolo Mistri, segretario della sezione Romildo Alpa di Amt -, in questo modo verrebbero soddisfatte tali richieste». Una soluzione che a detta di Francesco Baldassarre sembrerebbe nord europea. Superato il lungo viale che conduce alla Foce si aprirebbe una grande rotonda che, sempre secondo questo progetto, potrebbe rischiare di essere sovente intasata.«Proprio per evitare code e rallentamenti al traffico - continua Baldassarre -, proponiamo di far svoltare i mezzi pubblici su Corso Marconi, mentre il traffico veicolare che si sposta verso Levante, sia uscendo dalla sopraelevata, sia arrivando dal centro, dovrebbe passare sulla strada a mare di piazzale Kennedy». Una strada che allo stato attuale è inutilizzata, ma che potrebbe in futuro contribuire ad uno smistamento del traffico, rendendo di conseguenza più vivibile la zona.«È un’idea che mira a dividere il traffico - spiega l’assessore alla vivibilità Roberta Morgano -. Chi uscirà dalla sopraelevata e dovrà recarsi a Levante, proseguirà nella nuova arteria, mentre chi dovrà spostarsi verso il centro farà la rotatoria. Restituire corso Marconi agli abitanti della Foce significa restituire a tutti loro una grande area pedonalizzata, che modificherà in meglio la vita in quella zona. È un intervento che in sostanza mette insieme aspetti ambientali ed economici».Questo progetto servirà anche a valorizzare la Fiera Internazionale di Genova, che da sempre rappresenta uno dei principali poli di attrazione della città, basti pensare al grande evento del Salone Nautico che da anni porta inevitabilmente con sé, anche gravi problemi legati appunto alla viabilità. «Se venissero apportate le modifiche del nostro progetto con la creazione di un asse protetto nel tratto Brignole/Fiera - spiega Simone Farello -, si riuscirebbe ad incentivare il trasporto pubblico locale soprattutto in quei periodi in cui il traffico, indotto dalle manifestazioni, non è sostenibile dalla viabilità ordinaria».

A settembre il progetto dei democratici di sinistra verrà presentato in sede di circoscrizione del Medio Levante, in sede di consiglio comunale, oltre che essere sottoposto al giudizio dei tecnici competenti.

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