Bus: sciopero senza preavviso

Uno sciopero senza preavviso. È quello proclamato ieri dai dipendenti Atac per oggi dalle ore 8.30 alle ore 16.30. Otto ore di agitazione (e di caos) volute dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti di Roma e Lazio, con l’adesione della Faisa Cisal regionale che secondo i sindacati sono «la conseguenza inevitabile di un comportamento arrogante e unilaterale dell’azienda e dell’ottusità del suo management, che si è letteralmente rifiutato di riconoscere le ragioni dei lavoratori che il sindacato ha rappresentato».
Ma delle motivazioni scriveremo più approfonditamente avanti. Più importante è chiarire le modalità dello sciopero. riguarderà autobus e tram che partiranno per l’ultima corsa alle 8.30 dai capolinea. L’agitazione coinvolge anche il personale ispettivo, gli ausiliari del traffico, gli operai e impiegati dei servizi interni della Trambus. Garantiti, invece, i servizi delle sale operative dei centri controllo, di portineria, di guardiania e di sicurezza, dei centralini telefonici nonché la presenza degli ingegneri centrali, dei capitecnici principali e dei capi movimento centrali. Tutto regolare invece per metropolitane, ferrovie concesse (Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Roma-Pantano) e le 77 linee ultraperiferiche gestiste dalla Tevere Tpl, vale a dire 01, 03, 09, 016, 017, 023, 024, 025, 028, 030, 031, 032, 033, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 044, 053, 056, 057, 059, 077, 078, 146, 213, 218, 220, 222, 232, 314, 334, 343, 344, 404, 437, 444, 447, 449, 502, 503, 543, 546, 552, 554, 557, 657, 663, 701 (anche le corse limitate della 701L), 702, 763, 764, 767, 768, 771, 777, 778, 808, 881, 889, 892, 907, 912, 982, 983, 985, 992, 997, 998 (anche le corse limitate della 998L), C1, C4, C6 e C8. Tutte le informazioni al numero verde di Atac Spa 800.431784, operativo dalle 8 alle 20 e sul sito internet www.atac.roma.it.
«Per il sindacato confederale Cgil-Cisl-Uil - chiarisce una nota delle tre sigle - proclamare uno sciopero nel settore del trasporto pubblico è sempre una decisione difficile da assumere, sia per le pesanti ed inevitabili ripercussioni che tale iniziativa avrà sui cittadini utenti, sia per l’intero sistema urbano di mobilità». Lungo il cahier de doléance: «Vi è innanzitutto un problema di rispetto delle corrette relazioni sindacali - spiega la nota - come dimostra la revoca dei permessi già autorizzati per congedi parentali in occasione dello sciopero di domani. Non si affronta con il sindacato il problema della ricollocazione dei lavoratori che dopo anni di guida diventano inidonei; si usa trasferire il personale senza preventivo confronto con le organizzazioni sindacali; si riducono i servizi di trasporto per i dipendenti ed intanto aumentano le auto blu per i dirigenti; si tagliano le manutenzioni a discapito della sicurezza».
Durissimo il commento del capogruppo della Democrazia cristiana al Consiglio regionale del Lazio, Fabio Desideri: «La macchina della propaganda capitolina, volta a tramutare in positivo le notizie non buone e a insabbiare quelle sgradite, questa volta ha esagerato. Il blocco di otto ore di gran parte dei mezzi pubblici va reso noto, non si può far finta di nulla.

La legge stabilisce, se non sbagliamo, che l’azienda interessata, nel caso specifico l’Atac, deve comunicare uno sciopero con un congruo anticipo. Dove sono le istituzioni preposte alla tutela dei diritti dei cittadini? Possibile che nessuno si accorga di nulla?».

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