Bus speronato per evitare la strage Paura a Napoli, 7 passeggeri feriti

Un conducente si sente male, un collega se ne accorge e usa il suo mezzo per bloccarlo

Carmine Spadafora

da Napoli

Almeno un pezzetto della lunghissima via Salvator Rosa, un giorno andrebbe intitolata al signor Gennaro Perna, 51 anni, professione conducente dei bus dell’Anm (Azienda napoletana di mobilità), che ieri mattina, grazie al suo intuito, unito a un grande coraggio e un pizzico di follia, ha salvato la vita a decine di persone. Intorno alle 10 Perna era alla guida di un bus della linea R1, che collega il Vomero con il centro di Napoli e stava percorrendo la lunga e ripida salita di via Salvator Rosa. Si è accorto che un collega, che proveniva dalla parte opposta, sbandava paurosamente e aveva ormai perso il controllo del mezzo: allora ne ha «frenato» la corsa, scontrandosi frontalmente.
L’urto è stato molto violento, ma non ci sono state vittime. Tra le decine di passeggeri, sette sono rimasti feriti, tra cui i due conducenti, ma nessuno è grave. Ma se Perna non fosse uscito dalla sua carreggiata per andare a bloccare la folle corsa dell’altro R1, sarebbe stata una strage dalle imprevedibili dimensioni. Il mezzo, condotto da Gregorio Romagnolo, 36 anni, sarebbe andato in discesa libera, per trecento metri, fino a schiantarsi in Piazza Mazzini. In quel tratto di strada ci sono alcune scuole, un posteggio dei taxi, un incrocio sempre affollato e, soprattutto, centinaia di passanti. Perna è stato portato in ospedale ma è stato dimesso dopo poche ore. Romagnolo è ancora ricoverato per accertare le cause del suo malore: l’Anm sostiene che non sia stato colpito da infarto. Sono stati i vigili del fuoco a tirarlo fuori dal suo mezzo, dov’era rimasto incastrato. Rosaria Aiello, viaggiatrice dell’R1 impazzito, ricorda la tragedia evitata per miracolo: «Mi sono accorta che l’autista stava male, gli ho chiesto come si sentisse e dopo qualche istante ci siamo ritrovati addosso all’altro autobus».
Dai vicoli, decine di donne hanno portato mazzi di fiori in segno di ringraziamento a una cappella con la Madonna, che si trova a pochi metri dal luogo dell’incidente. Sembra una strada maledetta via Salvator Rosa. Nello stesso tratto, oltre 40 anni fa, un filobus si schiantò contro un edificio: ci furono morti e feriti. Un paio di anni fa, un altro bus finì la sua corsa contro lo stesso palazzo.

Ieri mattina poteva andare peggio, ma c’era il signor Perna, modesto nel definirsi un eroe ma solo «per istinto». Per l’Anm, criticata per i bus sgangherati, spesso sporchi e ritardatari, l’immagine, grazie all’autista Perna, almeno per un po’, è salva.

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