da Washington
Nel giorno in cui il numero delle perdite militari americane in Irak supera le 2400 e al termine di una settimana che ha anche visto caduti fra gli alleati degli Stati Uniti - tre soldati italiani e un romeno - il presidente Usa George W. Bush torna a parlare di Irak nel discorso radio del sabato mattina, per la prima volta dopo parecchie settimane.
Bush segnala i progressi di recente fatti per una soluzione del vuoto di potere in Irak con la designazione, una settimana fa, di un nuovo premier, lo sciita Jawad al-Maliki, ma avverte che «sacrifici e difficoltà» attendono ancora i militari americani e i loro alleati. Nel suo testo, il presidente afferma: «Il nemico ricorre ad atti di violenza disperati perché sa che l'affermazione della democrazia in Irak sarà per lui una doppia sconfitta».
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