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Bush: «Tolleranza zero contro gli sciacalli»

Varato il piano di soccorsi più imponente della storia degli Stati Uniti

Mariuccia Chiantaretto

da Washington

Mentre la situazione nelle zone alluvionate si rivela sempre più grave, il presidente George Bush ha promesso che le vittime dell'uragano Katrina saranno protette e assistite. Ha assicurato ai senza tetto in Louisiana, Mississippi e Alabama tutto l'aiuto di cui hanno bisogno e ha avvertito che ci sarà «tolleranza zero» per chi tenterà di approfittare della loro disgrazia.
Gli Stati Uniti, tradizionalmente in prima fila nell'assistenza alle vittime dei cataclismi naturali che colpiscono il mondo, hanno varato ieri il più imponente programma di assistenza che sia mai stato organizzato nel loro Paese. Navi da guerra cariche di viveri, navi ospedale ed elicotteri attrezzati per il soccorso e trasporto delle vittime, sono già al largo degli Stati colpiti. Le autostrade che portano al sud sono invase da camion delle aziende elettriche e del gas dei vari Stati della federazione che mandano i loro tecnici per tentare di ripristinare la corrente elettrica e ridare l'uso delle cucine ai rifugiati. La Croce Rossa, a sole 24 ore dall'apertura della raccolta fondi per i rifugiati, aveva già in cassa 21 milioni di dollari.
«Credo che sia giusto - ha detto il presidente Usa - imporre la tolleranza zero per chi contravviene la legge derubando locali incustoditi, rapinando persone in fase di evacuazione, vendendo benzina a prezzi da strozzinaggio, truffando denaro alle associazioni che raccolgono fondi per i rifugiati, o presentando denunce false di danni alle assicurazioni».
«Ho dato disposizioni - ha poi spiegato il presidente - al ministro della Giustizia. È importantissimo in un momento come questo che tutti i cittadini delle aree colpite si assumano le responsabilità civili che impone il momento. Tutti si devono comportare in modo adeguato per fare sì che i più deboli non debbano soccombere ed essere ancora più vulnerabili di quanto non lo imponga già la situazione di crisi. Abbiamo truppe regolari nella zona - ha aggiunto Bush - che stanno vagliando le necessità per fare sì che le operazioni di soccorso, recupero e distribuzione di cibo e acqua si svolgano nel migliore dei modi».
Per tentare di riportare un minimo di normalità in questa landa desolata, infestata da bande armate senza legge, il presidente Bush ha detto che 22mila soldati della Guardia nazionale si dirigono verso le zone del disastro. «Se ne occorrono di più li manderemo», ha sottolineato. Il Pentagono ha annunciato di avere già disposto lo spostamento di 10mila militari della Guardia nazionale dagli Stati del nord verso il sud. Anche i comandanti dei reparti in Irak e Afghanistan stanno valutando la situazione locale per essere pronti a eventuali richieste di truppe da trasferire in Louisiana, Mississippi e Alabama.
I governi di Italia, Francia, Germania e Russia hanno intanto offerto assistenza agli Stati Uniti. «Non mi aspetto molto dall'estero - ha detto Bush - per il semplice motivo che non abbiamo chiesto aiuto a nessuno. Mi aspetto però la comprensione di tutti. Probabilmente qualcuno manderà denaro. Siamo comunque in grado di badare a noi stessi e ci prenderemo cura della nostra gente».
Il presidente Usa ha affidato il compito di coordinare la raccolta di aiuti a suo padre e all’ex presidente Bill Clinton, la stessa «strana coppia» che si è rivelata molto affiatata e ha avuto grande successo con la raccolta di una quantità record di denaro per le vittime dello tsunami nel Sudest asiatico.
Già mercoledì sera la governatrice della Louisiana Kathleen Blanco, praticamente con le lacrime agli occhi, aveva minacciato di trattare con il massimo rigore la criminalità spicciola che si stava impadronendo delle vie di New Orleans. «Non possiamo - aveva detto la signora Blanco - permettere che questa gente la faccia franca. Chiederemo aiuto a chi di dovere ma non gliela faremo passare liscia».
Le vie e i dintorni di quella che è stata la città del jazz però da qualche notte sono in mano a saccheggiatori e teppisti di ogni specie. I passanti vengono aggrediti, scassinatori organizzati con piedi di porco e torce elettriche forzano le saracinesche dei negozi e ammassano indisturbati la merce su camionette sgangherate.
Famiglie in fuga verso zone asciutte sono state fermate da banditi armati di machete che si sono fatti consegnare le auto, lasciando a piedi uomini e donne disperate con i bambini in braccio. Ma in una città dura e scanzonata come New Orleans c'è chi reagisce con una sfida. Sulla vetrina di un negozio è stato appeso un cartello: «Non provateci.

Dormo qui con due cani, una donna brutta, due fucili a canne mozze e un martello pneumatico».

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