Sono tredici i «buttafuori» risultati assunti in nero, nel blitz compiuto dalla Guardia di finanza di Roma, la notte scorsa, presso noti locali della capitale. Dopo aver acquisito elementi circa il probabile impiego di personale non in regola con i contributi previdenziali e assistenziali, i finanzieri hanno riscontrato che complessivamente erano tredici le persone che svolgevano la mansione di «filtro» agli ingressi, occupati irregolarmente da parte delle relative società. I lavoratori in questione, infatti, secondo quanto accertato dalle «fiamme gialle», non erano dipendenti delle discoteche, ma da queste impiegati a richiesta, ricorrendo a istituti privati.
Il servizio di «filtro» reso da chiunque al varco di una discoteca, ha chiarito la finanza, non è soggetto ad autorizzazione di pubblica sicurezza, a meno che non si traduca in uneffettiva attività di prevenzione di risse o di mantenimento dellordine pubblico: se soggetti non autorizzati sono chiamati a svolgere questi ruoli, cè violazione penale. Gli accertamenti, per ora, hanno permesso di riscontrare che le persone presenti ai varchi dei locali notturni, erano assunte in nero dalle relative società.«Buttafuori» precari davanti alle discoteche
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