Francesca Amé
Era bellunese Buzzati, di quei veneti che hanno fiuto. Il suo era diretto a narrare, con una bravura che ancora oggi le scuole di giornalismo citano ad esempio, la cronaca cittadina. Redattore prima, inviato poi del Corriere, Dino Buzzati annotava sui suoi taccuini i fatti e li riversava sulla pagina, anche quelli quando erano truci, «per sfumate allusioni», come ebbe a dire Indro Montanelli. Nel centenario della nascita a Buzzati giornalista e scrittore Progetto Italia dedicherà un mese intero di spettacoli, letture e rappresentazioni. «Maggio sarà per Milano un mese buzzatiano - spiega Andrea Kerbaker, scrittore e amministratore delegato di Progetto Italia Telecom -: organizzeremo, in collaborazione con la Fondazione Nievo, tante iniziative in suo onore. Saranno allestite nei luoghi che Buzzati amava e che descrisse nei suoi articoli e nei romanzi». Grazie alla collaborazione della vedova Almerina Buzzati, si passerà per via Vittorio Veneto, dove Buzzati abitò, ci saranno poi spettacoli e reading in zona Garibaldi e, come da copione di uno dei suoi racconti più celebri, «Paura alla Scala», anche lo storico teatro farà la sua parte.
È ricco il calendario di eventi culturali che Progetto Italia ha messo in cartellone per il 2006: oltre all'omaggio a Buzzati, Milano - che ha già ben risposto alla prima lettura pubblica dell'Iliade nella basilica di Santo Stefano - accoglierà in autunno Vittorio Sermonti. Chiuso con successo il ciclo dantesco, lo studioso porterà in città un grande classico della letteratura latina: l'Eneide di Virgilio. Ancora da decidere la sede per le letture di Sermonti, che gradirebbe un posto centrale, «ma riparato». La formula, anticipa il diretto interessato che in questi giorni è al lavoro sulla traduzione degli ultimi tre libri del poema, è simile a quella della Commedia: «Un quarto d'ora di introduzione e il resto alla lettura in italiano con inserimenti di parti latine, per evocare la potenza della musica di Virgilio».
In autunno farà tappa a Milano anche il ciclo «Capolavori da scoprire»: in collaborazione con il museo Poldi Pezzoli saranno esposte per la prima volta opere importanti della collezione privata della famiglia Borromeo. Ieri i milanesi, in occasione della presentazione pubblica del programma 2006 di Progetto Italia, hanno potuto ammirare per un giorno il «San Paolo» di Rubens (di proprietà della famiglia Pallavicini) nelle sale di Palazzo Clerici.
Tanti i volti noti intervenuti ieri: da Gino Strada a don Virginio Colmegna, gli scrittori Alain Elkann e Antonio Scurati, l'ex assessore alla Cultura Salvatore Carrubba, la direttrice del Franco Parenti Andrée Ruth Shammah. Accanto al presidente di Telecom Marco Tronchetti Provera e a Umberto Veronesi, che ha sottolineato l'importanza degli investimenti nella ricerca, sedeva il premio Nobel per l'Economia Amartya Sen.
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