Michele Perla
Il rapinatore frettoloso non ha tempo di aspettare lapertura della cassaforte. Così, seppure contrariato, chiede scusa ai cassieri ed ai clienti e se ne va a mani vuote. Promettendo: «Sarà per unaltra volta, ritornerò di sicuro». Il curioso episodio è andato in scena venerdì mattina a Rho, in una banca del centro cittadino. È da poco passato mezzogiorno, quando un giovane, parzialmente nascosto da cappellino e occhiali da sole, entra nella sede dellistituto di credito, dove davanti alle casse sono in fila diversi clienti. Finge di compilare una distinta di versamento, poi finalmente arrivato il suo turno si para davanti ad un cassiere dimostrando le sue vere intenzioni.
«Questa è una rapina» spiega, tirando fuori dalla tasca un piccolo taglierino che tutto sommato incute scarsa paura sia ai bancari che ai clienti in attesa.Tuttavia il cassiere preso di mira, che di rapine ne ha viste già altre, non perde la calma. Capisce che il rapinatore è alle prime armi e lo tranquillizza: «Nessun problema stia calmo le diamo tutti i soldi che vuole lo rassicura -. Cè tuttavia un piccolo problema: bisogna aspettare qualche minuto. Qui da noi le casse automatiche sono a tempo e quindi non abbiamo danaro sempre disponibile. Se ha pazienza...».
Il balordo rimane perplesso. Si guarda attorno e realizza che si sta mettendo in un brutto pasticcio. Sia perché i clienti che gli stanno attorno sembrano minacciosi, ma anche per il timore che lulteriore permanenza in banca possa costargli la libertà. Ed allora rinuncia al colpo, cercando però di salvare la faccia.
Poi guadagna la via duscita e riesce a scappare per un soffio, proprio un attimo prima dellarrivo sul posto delle gazzelle dei carabinieri, richiamate dallallarme nel frattempo scattato in banca.
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