New age, suggestioni millenaristiche, religione fai-da-te, incertezza economica. La miscela in cui prosperano le «psico-sette» è questa, e dà alla testa alle persone. Le più fragili, certo, ma non necessariamente le meno attrezzate culturalmente e socialmente.
Il fenomeno delle psico-sette è in crescita costante negli ultimi anni, e in Lombardia raggiunge numeri da record. Le psico-sette sono gruppi che, dietro la facciata di corsi «full immersion» di autostima o di benessere psicofisico, nascondono la realtà di abusi psicologici, e a volte anche fisici, e il malcelato obiettivo di truffare e derubare gli adepti, privandoli della loro dignità e truffandoli. La novità sorprendente è che, secondo i centri daiuto, la vittima-tipo è un uomo, giovane (29 anni), laureato, professionista (architetto, avvocato, ingegnere).
Sorprendenti anche le modalità di «reclutamento»: sempre più spesso i potenziali obiettivi vengono individuati nellambito di corsi di formazione professionale, o comunque in ambito lavorativo, e poi contattati al di fuori dellufficio o dello studio, e attirati nella setta, in un vortice dal quale difficilmente riescono a uscire con le loro forze.
Dal quel momento inizia lincubo. Un incubo che fa leva sullisolamento delladepto, e su seminari incentrati su tecniche più o meno desunte dalla psicologia ufficiale. I corsi a mille euro al giorno, nei fine settimana, in luoghi isolati, e i «livelli» da salire in questi presunti «livelli» di conoscenza e autocontrollo.
La soggezione psicologica si realizza mediante una sorta di «lavaggio del cervello», che induce falsi ricordi (abusi infantili o maltrattamenti) che hanno lobiettivo di separare la vittima dalla sua famiglia e dal contesto relazionale quotidiano, per relegarla in una condizione di dipendenza assoluta.
Il Cesap, Centro studi abusi psicologici, ha ricevuto più di 4mila richieste di aiuto in un anno, 3200 da amici e familiari di persone che hanno subìto violenze e soprusi. La Lombardia è la regione con la maggior diffusione di questi fenomeni: 230 richieste di aiuto nellultimo anno di dati, in 200 casi pervenute da familiari e amici. La religione, il satanismo, le virtù taumaturgiche non hanno più lesclusiva. Spiega il presidente del Cesap, Lorita Tinelli: «Allinizio cè un vero e proprio bombardamento daffetto e di attenzioni, lambiente non viene percepito come un pericolo». E cadono le difese: «Si tratta di tecniche apprese in modo confuso da culture e discipline diverse, un sincretismo di tecniche e dottrine filosofiche che pretendono di porre lindividuo al centro del cosmo, dio di se stesso, con la promessa di migliorare il rendimento psicofisico e il benessere. Nei momenti di crisi economica questi fenomeni crescono».
A quel punto la frequenza di questi pseudo percorsi di formazione spirituale viene vissuta come unesigenza imprescindibile, da pagare con migliaia di euro a settimana. Il proselitismo è selvaggio. Chi cade nella rete cambia visibilmente il suo modo di esprimersi e di stare con gli altri.
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