La più recente vittima della crisi? Miss Italia a Salsomaggiore. Pare infatti che soprattuto una questione di soldi sia alla base del divorzio - consensuale - tra il più antico concorso di bellezza tricolore e la cittadina che, da quarant'anni in qua, ne ospitava le ambite, affollate passerelle. E' di ieri la notizia che a causa del «generale stato di crisi delle risorse economiche delle Pubbliche Amministrazioni Regionali», la Società dArea di Salsomaggiore (che unisce fra loro il Comune, le Terme e le associazioni imprenditoriali della popolare cittadina) ha deliberato in assemblea generale, e in piena intesa con la «patron» del concorso, Patrizia Mirigliani, di sospendere la convenzione triennale che, ancora fino al 2012, avrebbe dovuto legare il destino delle «più belle d'Italia» all'immagine turistica del centro termale. E, conseguentemente, al ritorno d'immagine internazionale di cui la città godeva. Non ci sarebbero più soldi sufficenti per mettere su il complesso carrozzone del concorso, che è ormai giunto alla settandaduesima edizione. E che quest'anno, conti alla mano, al Comune di Salsomaggiore sarebbe costato ben 600.000 euro. «Se la Rai ci regala Miss Italia, noi non la buttiamo di certo - aveva commentato nei giorni scorsi il sindaco della città, Massimo Tedeschi (e in molti avevano pensato ad una semplice boutade) -. Altrimenti non siamo più in grado di metterla in piedi. Per fare Miss Italia non posso tagliare la costruzione di un asilo nido». Ecco allora che la Società d'Area «si è trovata nelle condizioni di fare delle scelte dolorose», e di operare drasticamente il taglio. Dal canto suo Patrizia Mirigliani si dice dispiaciuta ma anche «onorata del lungo sodalizio che ha finora legato Miss Italia alla città di Salsomaggiore». E resta comunque inteso, considera la nota della Società d'Area, «che quando le condizioni economiche della città lo consentiranno, essa sarà ben felice di accogliere nuovamente le miss». Le quali, praticamente «sfrattate», ancora non sanno dove potranno recarsi a coltivare i propri sogni di gloria. Pare infatti abbia ritirato la propria offerta anche la città veneta di Jesolo, che già ospitando la finale di «Miss Italia nel mondo», da tempo tentava il colpaccio di contendere a Salso anche la manifestazione maggiore. Ma dopo le recenti alluvioni la Regione Veneto ha rinunciato all'idea.
L'unica soluzione possibile, quella che consenta di salvare i conti e anche la faccia, per il momento sembra essere quella di trasferire la kermesse direttamente a Roma, negli studi Rai, facendone un programma televisivo prodotto e gestito direttamente «in casa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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