C’era una volta la vecchia Signora

Il tecnico uscente aveva contestato la coppia Secco-Bettega per alcune scelte. Ora il piano torna di moda. Decisivo il sì del portiere

C’era una volta la vecchia Signora

da Torino
Il nuovo allenatore della Juventus filerà d'amore e d'accordo con Alessio Secco e Roberto Bettega, questo è certo. Così non è stato per Deschamps: il risultato è sotto gli occhi di tutti e il tecnico basco potrebbe ora accettare la corte del Lione e andare subito all'assalto della Champions league. Nel frattempo gli uomini mercato della Juventus potranno lavorare in santa pace e potenziare la squadra secondo le loro idee: Lippi, Vialli o chiunque si siederà sulla panchina bianconera, avrà evidentemente più affinità di pensiero con chi siede nella stanza dei bottoni rispetto al tecnico di Bayonne.
Una cosa è certa: alcuni dei giocatori proposti da Secco e Bettega a Deschamps erano stati bocciati da quest'ultimo. Resta ora da vedere se davvero alcuni di loro prenderanno la strada di Torino oppure no: Almiron era considerato per esempio troppo lento dal tecnico di Bayonne, ma con l'Empoli esiste già un accordo di massima (6-7 milioni, più un giocatore in comproprietà da identificare). Stesso discorso per Iaquinta, sul quale il tecnico francese era stato più morbido ma senza per questo fare salti di gioia quando gli era stato comunicata la fattibilità dell'operazione (8 milioni): l'attaccante calabrese arriverà quasi sicuramente e, nel caso in cui Trezeguet dovesse salutare la compagnia (Valencia e Barcellona le pretendenti), potrebbe far coppia con un altro puntero. Senza Deschamps potrebbe riprendere quota per il centrocampo anche l'ipotesi Rio Mavuba, centrale del Bordeaux considerato il «nuovo Tigana», motorino instancabile nato 23 anni fa su una boat people per scappare dalla guerra civile angolana: i suoi 172 cm di altezza avevano fatto scuotere la testa a Deschamps, desideroso di aumentare la fisicità della sua Juventus e interessato più che altro al quasi omonimo Malouda. Mavuba costa una cifra intorno ai 10 milioni, ha già fatto sapere che giocare a Torino gli piacerebbe molto e, insomma, se son fiori fioriranno. Restando in mezzo al campo, Sissoko - chiuso al Liverpool da Mascherano e Xabi Alonso - piaceva a Deschamps e potrebbe piacere a chi ne prenderà il posto: francese di origini malesi, ha solo 22 anni e un fisico che ricorda quello di Vieira. La sua partenza dalla città dei Beatles è scontata: se la Juve lo vuole davvero, è il momento di farsi avanti senza tentennamenti.
Infine, la difesa: quasi tramontato Barzagli (ma dal Palermo potrebbe arrivare Zaccardo), restano aperte le strade che portano a Heinze, argentino del Manchester Utd che può giocare sia centrale che esterno sinistro, Milito (Saragozza) e Luisao. Quest'ultimo, 25enne brasiliano di stanza al Benfica, era stato bocciato da Deschamps: siccome però Miccoli, ancora di proprietà della Juventus, ha giocato gli ultimi due campionati in prestito nella società lusitana, ecco che uno sconto sul prezzo del cartellino sarebbe arrivato di sicuro. E non è detto che a questo punto l'operazione non vada in porto. Poi ci sarebbe Mesto, esterno destro della Reggina stroncato venti giorni fa da chi adesso se ne sta spaparanzato a Montecarlo: «E dove lo metto, sopra un altro? Non credo me lo permettano i regolamenti. Se deve arrivare qualcuno, bisogna che sia funzionale alle nostre esigenze e non un doppione di altri». Senza dimenticare che la Juve ha già acquistato Grygera, nazionale ceco che può giocare in tutti i ruoli della difesa compreso quello di fascia destra, in organico ci sono già Zebina, Birindelli e l'altro acquisto di gennaio Salihamidzic, le cui attitudini non sono spiccatamente offensive.
Fin qui, i possibili arrivi. In quanto alle partenze, tanto ruota intorno a Buffon.

Prima della bufera Deschamps, sembrava che il numero uno fosse intenzionato a restare: ora tutto potrebbe cambiare, più che altro per la figura fatta in mondovisione. Dopo di che, detto di Trezeguet, non esistono dubbi circa la permanenza di Del Piero e Nedved, mentre sarà da valutare alla luce degli sviluppi la posizione di Camoranesi. Il resto è contorno.

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