C’è un’Europa che costruisce ogni giorno

Molte volte quando si parla di Unione Europea si pensa ad appesantimenti burocratici, al «dominio delle banche» e si vede sempre più distante l’Europa dei Popoli poi... basta approfondire e scopri un’Europa che lavora e costruisce quotidianamente. Un esempio pratico lo abbiamo analizzando questa settimana. Dal 5 al 10 marzo il «menu europeo» prevede:
- Preparazione della sessione plenaria da parte dei vari gruppi politici.
- Voto in Commissione sul Fondo Europeo per la Democrazia (Fedem). Un Fondazione nata con lo scopo di accordare rapidamente dei finanziamenti a chi si occupa di difendere i diritti dell’uomo.
- Mercoledì il gruppo Ppe organizza un’audizione pubblica sui nuovi fondi europei per gli affari marittimi e la pesca nella prospettiva della riforma della politica comunitaria per la pesca.
- Seminario sul lavoro giovanile.
- Incontro con la delegazione del Comitato Europeo Anti Contraffazione per parlare dei diritti della proprietà intellettuale.
- Ai primi giorni della settimana incontri per fare conoscere il funzionamento delle Istituzioni Europee e per formare al meglio i quadri tramite seminari.
- Sabato 10 marzo ci sono gli Stati Generali dell’Europa. Un’avvenimento giunto alla quarta edizione e che offre uno spazio di scambio, di dialogo fra i cittadini dell’Unione.
- Sulle Infrazione relative alle concessioni balneari in Italia Mario Mauro ha commentato positivamente la lettera inviatagli dal commissario al Mercato Interno Michel Barnier con cui informava che la Commissione ha chiuso la procedura d´infrazione a seguito dell'esame della legge adottata il 30 novembre scorso, rimandando il tutto al 2015.
- A fronte di questo breve riepilogo mi sento di condividere la necessità per il nostro Paese e per la nostra Liguria di essere presenti in Europa. Piaccia o non piaccia ciò che si decide a Bruxelles ha ripercussioni sulla nostra vita quotidiana e quindi se vogliamo rinascere dobbiamo esserci politicamente e funzionalmente. Soprattutto adesso che, come evidenzia il sito sussidiario.net, dopo essere intervenuto sulla Grecia il Consiglio europeo inizia a discutere della strategia Europa 2020 per crescita e occupazione. Quindi inizia il momento della valutazione dei progressi fatti dagli Stati membri per quanto concerne le riforme strutturali nell’ambito dei programmi di stabilità e convergenza voluti dall’esecutivo europeo.
Il problema è legato all’espulsione dal mercato di un numero imprecisato di lavoratori in tutta Europa.

È quindi evidente che per la crescita non bisogna solo mettere a posto i conti pubblici o fuggire dalle trasformazioni che circondano il nostro continente. Bisogna capire che il modello sociale europeo è superato e bisogna superare la contrapposizione fra statalismo e liberismo.

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