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C’è un guru neozelandese dietro la nuova Luna rossa

Schnackenberg,tre vittorie in coppa America, ha pronte carte vincenti

Antonio Vettese

Luna Rossa naviga ancora a Valencia, e per l'equipaggio non è ancora vacanza. È stata la prima a farlo, con un varo tecnico il 5 maggio 2004, lo stesso giorno in cui era stata varata, e le aveva portato discreta fortuna, la «silver bullet», la prima delle Lune, quella che ci ha fatto sognare nel duemila. Si naviga per cercare soluzioni e numeri da dare in pasto al design team e per raffinare le tecniche di match racing. Poi, a fine mese le barche degli sfidanti verranno impacchettate e spedite a Malmoe in Svezia per esser pronte per le regate di fine agosto, inizio settembre. Ogni sindacato può portare uno scafo. Poi, stessa nave container, raggiungeranno Trapani, dove non si placa la polemica tra gli ambientalisti e chi sta ristrutturando il porto che deve ospitare le regate a fine settembre.
Il design team della barca Telecom - Prada è la parte del sindacato dove i cervelli sono più spremuti in questi mesi di attesa: ancora pochi mesi e poi si dovrà impostare la costruzione del primo scafo, prendendo le decisioni fondamentali. Il gruppo sarà presto rafforzato con il magico Tom Schnackenberg, uno dei pochi uomini che hanno vinto per tre volte la Coppa come c'è chi l'ha sempre persa come Rod Davis (dieci volte) o Laurent Esquier (dodici), sempre dalla parte sbagliata mentre Tom ha vinto tre volte eppure non gli hanno perdonato la sconfitta di due anni fa. Tom, tolti i baffoni che indossava negli ultimi anni, nei giorni delle regate di Valencia frequentava la sala stampa. «Sono qui per imparare un nuovo mestiere - raccontava ridacchiando -, io scrivo e il mio editore neozelandese non pubblica mai nulla... cosa sbaglio?».
Uomo di grande spirito, ogni tanto scende con i piedi per terra: «Non dovrei aver problemi a lasciare definitivamente Emirates Team New Zealand - dice -. Ho fatto solo un lavoro di passaggio di consegne e organizzativo per tener in vita nelle prime settimane il sindacato. Ma non ho mai disegnato nulla per loro». Grant Dalton lo ha messo subito al bando e adesso hanno raggiunto un accordo. I suoi molti neuroni ancora funzionanti saranno preziosi per Luna Rossa. È arrivato anche il terzo timoniere, il francese Philippe Presti, un passato di varie esperienze e quel tocco di «marineria» francese talvolta un po' guascona ma sempre utile. Si aggiunge a James Spithill e Francesco de Angelis. Nelle regate di Valencia il tattico era Charlie McKee ma sullo sfondo c'è sempre l'arrivo di Torben Grael, al momento distratto dal suo sogno di partecipare alla Volvo Race con un bolide che lo porterà a sfiorare gli iceberg a sessanta all'ora. Grael, una volta conclusa la «grande boucle» degli oceani, riprenderà il suo posto a bordo.
Sul piano degli avversari la solidarietà è per Shosholoza che ha disalberato in allenamento mentre il gossip colpisce Bmw Oracle: come al solito Larry Ellison ha dato piena fiducia a Dickson, provocando un mezzo ammutinamento nell'equipaggio, che non ne sopporta i modi isterici. Sembra che John Kostecki e Gavin Brady abbiano le valige pronte. Nella campagna precedente un lungo tira molla tra Ellison e l'equipaggio, che aveva «eletto» Paul Cayard che lui non digeriva, si concluse con la messa a riposo del campione californiano.

Alinghi ringraziò.

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