Il maltempo che ha imperversato su Miami nel weekend pasquale ha costretto i giocatori del C.A. Championship a saltare la Pasquetta impegnati in campo anche lunedì per portare a termine il secondo dei World Championship stagionale. Malgrado la pioggia e i temporali abbiano fatto interrompere il gioco nella giornata di sabato e poi sospenderlo ancora due volte la domenica prima del sopraggiungere delloscurità, la competizione ha fatto vivere grandi emozioni e ha fatto dimenticare il prolungamento forzato del torneo.
Tutti aspettavano lennesimo exploit di Tiger Woods imbattuto negli ultimi sette tornei ai quali ha preso parte e ben sei volte vincitore del Campionato in scena sul percorso del «Blue Monster» al Doral resort. A fermare la marcia travolgente del «Fenomeno» e a ridare fiato e speranze ai migliori giocatori del mondo ha pensato Geoff Ogilvy trentunenne di Adelaide vincitore del 2006 Accenture Match-Play e soprattutto dello U. S. open. Tiger stavolta ha dovuto accontentarsi della quinta posizione ma ha dominato lo stesso la scena sino allultimo green. Dopo due giornate e prima dellinizio delle avversità meteorologiche Woods, con due giri in 67 e 66, era distaccato di un solo colpo da Ogilvy, andato in testa sin dalla prima giornata con uno splendido round in 65.
Sembrava dunque che Tiger fosse pronto al solito affondo nel terzo giro, per poi riservarsi lennesima «passerella» domenicale. Così non è stato e nel terzo giro - terminato solo domenica mattina - Tiger ha perso lo smalto, soprattutto sui green, delle prime due giornate e mentre quasi tutti i giocatori, in condizioni di campo più facili del normale, giravano sotto il par, la Tigre non faceva meglio dei 72 colpi regolamentari, ritrovandosi distaccato di 5 lunghezze da un Ogilvy che, al contrario, continuava imperterrito la sua marcia.
Per le ultime 18 buche Tiger usciva subito forte dai box ma poi veniva frenato da due bogey e tornava a giocare in par sino alla sospensione per oscurità del 4° giorno di gara. Nelle posizioni di testa oltre a Ogilvy giocatori del calibro di Vijay Singh, linglese Graham Storm (entrambi autori di un terzo giro in 63) distaccati di 4 colpi e un colpo avanti a un terzetto mondiale, formato da Adam Scott, Jim Furyk e Retief Goosen. Al sopraggiungere delloscurità il vantaggio del leader si era ridotto a due colpi su Furyk e Singh, con Goosen e Storm a tre, Scott a 4 a Tiger sempre a 5.
Come detto sè tornati in campo lunedì 8.30 per le ultime 9 buche del leader e lultimo possibile attacco degli inseguitori. Un finale non privo di suspense e ricco di bel gioco. Tiger tenta lultimo assalto ma il risveglio è tardivo e deve comunque accontentarsi del 5 posto e un giro in 68 colpi. Furyk e Singh si fanno pericolosi si portano a ridosso di Ogilvy. Il figiano e lamericano arrivano a un colpo da leader. La 13 è però la buca chiave. Ogilvy sbaglia il primo colpo al green e poi flappa il secondo e sembra dover concedere un colpo, ma... riesce a imbucare da fuori green con la palla che centra la bandiera a fermare una corsa che lavrebbe portata un paio di metri oltre la buca, a un colpo perso per laustraliano e al possibile sorpasso da parte di Singh che - demoralizzato - perdeva invece due colpi in due buche prima di riprendersi.
Emozioni ancora allultima buca quando Ogilvy parte con un solo colpo di vantaggio su Singh che gioca al suo fianco e su Goosen e Furyk, che hanno terminato poco prima. Il minimo errore dellaustraliano e dietro langolo cè lo spareggio a quattro, ma Ogilvy chiude con un regolarissimo par, che gli consegna il titolo e la prima moneta di un milione e 440mila dollari (8 milioni il piatto totale).
Sul Tour europeo, nel Madeira Open sono scese in campo le «seconde linee», assenti anche i nostri Francesco Molinari e Emanuele Canonica che hanno preso una settimana di riposo prima dellOpen di Andalusia (in diretta su Sky Sport 3, da giovedì alle 15.30).
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