Cabina telefonica: è l'ultima chiamata

Sono 130mila e Telecom le smantellerà al ritmo di trentamila ogni anno. Entro il 2015 saranno un ricordo. Gli unici apparecchi anti-intercettazioni

Cabina telefonica: è l'ultima chiamata

E adesso chi lo dice a Clark Kent? Lui che, per trasformarsi in Superman, aveva sempre bisogno della cabina telefonica sotto casa. Dove si cambierà ora che l’arcaico box telefonico è stato condannato a morte? Ripiegherà su uno degli orribili «Wc chimici», moderni eredi degli antichi vespasiani in stile-lupanare? Siamo certi che Superman troverà la soluzione più pratica.

Ma anche chi non è un super eroe dovrà darsi una mossa: infatti alla Telecom (proprietaria delle cabine) è arrivato l’ok alla rottamazione delle cabine, ormai più rare dei panda; a decretarne la definitiva estinzione è stata l’Agcom, l'Authority per le comunicazioni. È la fine di un’epoca. Un’era - a dire il vero - già al crepuscolo da anni, considerato che l’ultima persona avvistata a chiamare da una cabina risaliva, più o meno, ai tempi della spedizione dei Mille... Oggi anche l’ultimo degli sfigati ha un telefonino e le decrepite cabine Telecom puzzano di vecchio come un Commodore 64 al cospetto dell’I-pad.
Via quindi alla, più che logica, eliminazione delle cabine superstiti? Macché. L’Agcom - quantomai indecisa a tutto - ha escogitato infatti una procedura che sembra un monumento all’arzigogolo italico: «Sulle cabine destinate alla rimozione apparirà un cartello con la scritta: “Questo telefono sarà smontato tra 60 giorni”, ma i cittadini potranno chiedere, scrivendo all’Agcom, che la loro cabina venga salvata». Nello specifico il cartello indicherà un numero telefonico gratuito ed anche un'e-mail (cabinatelefonica@agcom.it). Un cittadino, un'associazione di quartiere, anche il Comune potranno usare questo numero o questa e-mail per chiedere che la cabina telefonica venga risparmiata e lasciata in attività. Nei successivi 2 mesi, il Garante valuterà se quel telefono ha ancora diritto di vivere perché utile o addirittura indispensabile. Ha un senso tutto ciò? Assolutamente no. Però fa tanto telefonically correct...
I telefoni pubblici rimasti in funzione in Italia, spiega Il Sole 24 Ore, sono 130 mila: saranno smantellati al ritmo di 30mila all'anno.

Quindi, entro 4-5 anni, resteranno un lontano ricordo per alcune generazioni di italiani. Soltanto 10 anni fa, quando la telefonia mobile era già lanciata ma non aveva ancora il mercato globale» di oggi, le cabine telefoniche in Italia erano ancora 300mila. Ma il loro destino già allora appariva segnato. Certo, le cabine italiane non avevano mai avuto il fascino di quelle londinesi, le tipiche phone box rosse, diventate un'icona britannica almeno quanto il Big Ben. Però, come le sorelle inglesi, sono ormai diventate inutili e il piano di dismissione, in Italia come in Gran Bretagna (dove sono diminuite nel numero ma non sono scomparse) è stato inevitabile. L'anno scorso, secondo gli stessi dati del Sole 24 Ore, nell'80 per cento delle postazioni pubbliche italiane (oggi più «leggere» e moderne delle cabine di un tempo) sono state effettuate in media 3 chiamate al giorno.

Importante: i telefoni a moneta o scheda prepagata rimarranno nei luoghi di pubblica utilità come scuole, ospedali e caserme. Ai nostalgici del «gettone» non rimarrà che tornare tra i banchi, farsi ricoverare o tornare a fare la naia.

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