Il fisco non va in vacanza, ma proprio nelle località di vacanza concentra destate il suo lavoro. Stando ai risultati diffusi da FiscoOggi, la rivista telematica dellAgenzia delle entrale, si tratta di unattività intensa e proficua per le casse dello Stato. Anche perchè quando si tratta di attività occasionali o stagionali che si accompagnano alla leggerezza del clima di vacanza, i contribuenti possono essere indotti a sottovalutare i rischi fiscali che vi sono connessi.
Così a Rimini la Finanza, nellarco degli ultimi mesi, ha controllato 150 stabilimenti balneari: di questi solo 34 hanno comunicato al fisco un reddito superiore ai 10mila euro, con un massimo di 16mila. I controlli, diretti a ricostruire il reale giro daffari attraverso alcuni indicatori di produzione (per esempio numero di ombrelloni, lettini, cabine), sono attualmente in corso anche sulla costa di Cervia e Ravenna.
Stesso filone di indagine per gli uffici di Giulianova (Te), che ha messo in atto unoperazione «serale» in diversi stabilimenti che svolgono anche attività di ristorazione. Unoperazione ha permesso di accertare che in sole due ore dallapertura dei ristoranti - riferisce FiscoOggi - il flusso di incassi è stato superiore al doppio di quelli registrati in un qualsiasi altro giorno feriale. Scoperti inoltre dieci lavoratori in nero e altre irregolarità contabili. In Sardegna i funzionari si sono dedicati a parcheggi abusivi, locali notturni e finti circoli sportivi. Anche 20 euro per affidare per poche ore lauto a falsi posteggiatori che rilasciavano ricevute non fiscali e lavoravano in nero.
Scoperte anche due società commerciali che operavano sotto la copertura di unassociazione sportiva dilettantistica e di un centro benessere per usufruire delle agevolazioni fiscali riservate agli enti senza scopo di lucro.
Due anni di «evasione totale» poi per i titolari di un chiosco sul litorale cagliaritano che non ha presentato le dichiarazioni dei redditi, nascondendo al fisco ricavi stimati intorno ai 200mila euro. Fondamentali in questo caso i dati forniti dalla Siae, che hanno provato lingaggio di gruppi musicali per i quali il locale non ha registrato alcun costo.
La collaborazione con la Siae è stata proficua anche in Liguria e nelle Marche. Sul Ponente ligure gli organizzatori di un party in discoteca sono risultati evasori totali: nessuna scrittura contabile, nessuna documentazione fiscale e 11 lavoratori irregolari. Simile la vicenda di un rave party genovese promosso da unorganizzazione priva di partita Iva e di iscrizione alla Camera di commercio.
Nello stesso periodo i funzionari liguri hanno anche condotto una vasta indagine nel settore edilizio su sospette triangolazioni societarie, sottofatturazioni e finte ristrutturazioni che hanno portato a scoprire consistenti sacche di evasione: Iva non versata per oltre 2 milioni di euro, 600mila euro di imposte non pagate da un costruttore di box di Genova e più di 40 operazioni di compravendita in totale evasione dellimposta di registro per un recupero complessivo di circa 400mila euro.
Ancora grazie allincrocio con i dati della Siae, oltre 9 milioni di ricavi non dichiarati sono emersi nelle Marche intorno al business dei matrimoni. Lindagine è partita nel 2008 individuando nellarchivio della Siae gli elenchi di coloro che avevano pagato diritti legati a esecuzioni musicali durante ricevimenti di nozze. Da lì si è sviluppato un percorso di ricerca, non ancora concluso, che ha riguardato forniture di addobbi, reportage fotografici e banchetti.
Nel Lazio i funzionari del Fisco hanno indagato sul settore del noleggio auto con conducente (Ncc), con la collaborazione del Comune di Roma: sono state scoperte oltre 200 autorizzazioni non dichiarate che hanno già permesso unimmediata riscossione di circa 760mila euro di imposte evase e notifiche di accertamento pari a oltre 3,2 milioni di euro.
Un altro fronte di indagine coordinato dallUfficio accertamento della direzione regionale del Lazio è legato al possesso di beni di lusso, auto, yacht, opere darte, alla frequentazione di centri benessere e allacquisto di viaggi. Lo scopo dellattività investigativa è quello di individuare soggetti con un tenore di vita sproporzionato rispetto a quanto dichiarato al Fisco.
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