Roma

Caccia alla stanza nel caro-affitti

Per i 90mila fuori sede di Roma si è aperta la caccia alla ricerca di una stanza. Singola o da dividere. Tranne i pochi fortunati che hanno ottenuto una residenza universitaria, per gli altri l’alloggio è un incubo. Affitti alle stelle, case spesso in periferia. Di contratto nella metà dei casi non se ne parla neanche. Una vera e propria giungla. Una stanza sulla Tuscolana o a Monteverse viene minimo 400 euro, un posto letto sulla Tiburtina minimo 270. Luce, gas, riscaldamento a parte. Il top? Una camera in via Sicilia, 35 metri quadri, 900 euro. Ma solo in uso transitorio. Il sogno di tutti è un alloggio a due passi dalla metro, per arrivare in venti minuti, mezz’ora, a lezione. Il problema è dove trovarlo, a che condizioni, e soprattutto a quanto.
L’anno accademico prende il via a metà novembre, ma già a luglio per i fuori sede inizia la ricerca. Da un indirizzo all’altro, senza tregua. Sistemazioni precarie, contratti improponibili, il rischio della truffa dietro l’angolo. Ma alla fine giunge il momento in cui bisogna decidersi per forza. Fra settembre ed ottobre. Altrimenti dopo andrà sempre peggio.
Le zone più ambite sul mercato? Piazza Bologna, San Lorenzo, via Tiburtina per La Sapienza. Tor Bella Monaca per Tor Vergata. Garbatella, Marconi per Roma Tre. I prezzi? Variano molto, ovviamente, a seconda della zona. Ma con una caratteristica comune a tutti: in media gli alloggi sono offerti a un costo superiore al 25 per cento degli affitti sul mercato normale. Basta dare uno sguardo al sito www.studenti.it. dove si apre una bacheca virtuale. Fra le offerte di ieri: una camera singola per ragazza a 500 euro zona Furio Camillo; posto letto in camera doppia a 270 euro spese incluse, zona Monte Cervialto, molto lontano dalle università. Altro posto letto in doppia a Ponte Mammolo, Tiburtina, a 260 euro. Stesso tenore di annunci per i giorni precedenti. Sul forum del sito una ragazza si firma con l’accattivante nick di Liciona ed ammette sconsolata: «A Roma per una singola stanza non si paga meno di 450 euro». Ovviamente tutto escluso: luce, condominio, eccetera. «Io per una stanza ad un quarto d’ora dall'università, pago 350 euro e posso dire di essere fortunato» interviene Yan. «Di solito - continua - un misero posto letto all’ultima fermata della metro costa 300 euro. È una vergogna!». Posto letto significa dividere una stanza in due, tre e perfino quattro studenti. C’è anche chi ha più disponibilità naturalmente: «Per il mio appartamento pago 800 - confida Joba -. In periferia ma vicino alla metro. La casa è grande, sono stata fortunata: prima allo stesso prezzo avevo visto certe schifezze...».
Il 40,45 per cento degli affitti è in nero, rivela un’inchiesta di www.studenti.it. Ma gli annunci vanno lo stesso a ruba nelle bacheche universitarie e sui settimanali: Porta Portese, Secondamano, il Mercatino. Le agenzie prendono una mensilità intera o il 10 per cento del canone annuo. Poi ci sono gli affittacamere abusivi, battono ogni giorno i paraggi delle università. Ma attenzione: per uno studente forestiero, la metropoli è piena di insidie: «Tempo fa - raccontano dal sito dei fuori sede, www.affittistudenti.it - a Roma avevano offerto un appartamento: lo facevano visionare, poi si facevano pagare e consegnavano le chiavi, che però non corrispondevano mai. L’appartamento in realtà era di un ignaro padrone di casa a cui erano state rubate le chiavi, l’alloggio era vuoto e disabitato. L’avranno affittato a una decina di studenti malcapitati. Quindi occhio!».
Con i Centri servizi, invece, non si paga il premio finale, ma una quota iniziale. In cambio vengono dati alcuni indirizzi di case. Tutte ovviamente «fantastiche» e «vicinissime all’università». Si possono vedere solo dopo avere pagato.

Insomma, un terno al lotto.

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