Roma - Ha confessato, dopo ore di
interrogatorio davanti al pm Antonella Nespola, Georgeta Nikita,
la donna romena fermata oggi insieme al marito Andrei Gabriel
Nikita per l'omicidio di Giovanni Santini, 63 anni, trovato morto
rinchiuso in una valigia all'interno dell'appartamento nella
quale la coppia di romeni viveva.
Ucciso per pochi euro Poche centinaia di euro, una rata di condominio o un affitto
non pagato per una cifra che non supererebbe i 3-400 euro. E'
stato probabilmente ucciso per questo motivo Giovanni Santini, amministratore di condominio trovato morto in un
appartamento a Roma, in via Urbano II, dove si era recato per
riscuotere il dovuto. Appartamento, abitato da una coppia di
romeni, sospettati dell'omicidio, dal quale è uscito cadavere,
chiuso dentro una valigia. Sul suo corpo i segni di numerosi
colpi più volte sferzati con un oggetto contundente, forse un
martello.
La scoperta è avvenuta grazie all'allarme dato dal portiere
di un altro stabile che da venerdì pomeriggio era in attesa di
Santini al quale doveva restituire un mazzo di chiavi. La coppia
di romeni viveva da alcuni mesi nello stabile teatro dell'
omicidio e la donna, madre di tre figlie, lavorava come
cameriera in un ristorante della zona.
Indagini: collaborazione dei connazionali A ricostruire la macabra vicenda gli uomini della squadra
mobile della capitale, guidati da Vittorio Rizzi che, come ha
sottolineato il questore Giuseppe Caruso: "in questo nuovo
episodio di violenza che vede coinvolti cittadini romeni è
importante precisare che nell'attività d'indagine altri loro
connazionali stanno danno apporto determinante".
Macabro ritrovamento Mentre i due inquilini romeni erano portati in questura, sono
stati altri condomini a raccontare come si è arrivati a
scoprire l'efferato omicidio. "Gli agenti sono arrivati intorno
alle 14 e sono passati dal retro dell'appartamento al pian
terreno, l'ex casa del portiere dove i due romeni fermati
abitavano da alcuni mesi. Bussavano ma nessuno apriva la porta.
Forzato l'ingresso gli agenti hanno trovato marito e moglie
intenti a pulire il muro dagli schizzi di sangue. Il genero
della vittima - prosegue l'uomo - mi ha detto che la valigia
stava in un angolo dell' appartamento, il cadavere era stato
chiuso in un sacco e messo nella valigia".
Quartiere sconvolto Nella zona sono in molti ad essere stupiti nell'apprendere
quanto accaduto: "Gina (come era chiamata nel quartiere) è
venuta qui stamattina a comprare il pane poco prima delle 12.
Era, come sempre, di corsa ma sempre cordiale" racconta il
proprietario di un negozio di alimentari che si trova di fronte
al civico 14 di via Urbano II.
Ancora, incredulo, aggiunge: è una grande lavoratrice, non
penso sia stata in grado di fare una cosa del genere: ci sono
rimasto molto male". Il marito invece era poco conosciuto l'
unica notizia che si apprende su di lui è che fa il muratore.
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