Cadbury, Ferrero verso il rilancio

Cadbury affila le armi per difendersi dall’offerta ostile lanciata da Kraft e si prepara a svelare, oggi, solidi risultati finanziari con l’intento di dimostrare che il gruppo è in grado di rimanere indipendente. Intanto, sembra farsi più concreta l’ipotesi di una controfferta di Ferrero, alla luce delle indiscrezioni circolate nelle ultime ore su un prestito da 4,5 miliardi di dollari organizzato da Mediobanca, con cui il gruppo italiano intenderebbe finanziare l’offerta di acquisto per il colosso dolciario britannico.
Ancora non è chiaro se Ferrero intenda muoversi da sola o se stia continuando a lavorare a una offerta congiunta con l’americana Hershey. In ogni caso, è molto probabile che il produttore degli ovetti Kinder e della Nutella aspetterà di vedere come Kraft deciderà di agire dopo che Cadbury ha ripetutamente respinto come «irrisoria» l’offerta ostile da oltre 10 miliardi di sterline. A proposito di un possibile rilancio, fonti del gruppo piemontese si sono limitate a dichiarare a Reuters che «nulla è cambiato». È invece venuta meno l’ipotesi di una controfferta da parte di Nestlè, con cui Kraft ha siglato un’intesa per la cessione delle sue attività sulle pizze surgelate.
Oggi il colosso inglese del cioccolato comunicherà i dati preliminari su utili e vendite 2009 proprio per contrastare le manovre di Kraft e riaffermare lo status stand-alone: in base a un sondaggio dell’agenzia Bloomberg, gli analisti prevedono che le vendite di Cadbury segneranno un aumento del 12% a 6 miliardi di sterline con un utile operativo pro-forma in rialzo a 806 milioni di sterline da 638 milioni del 2008. Nessuna anticipazione, invece, sulla performance 2010, ma nel dicembre scorso il gruppo inglese aveva già migliorato le proprie stime sull’andamento delle vendite prevedendo una crescita annua nell’ordine del 5-7% entro il 2013.
Cadbury presenterà un secondo documento il 14 gennaio con l’aggiornamento sui risultati finanziari 2009 e Kraft avrà tempo fino al 19 gennaio per formalizzare una proposta migliorativa, dopo che all’inizio del mese aveva già aumentato la quota in contanti dell’offerta di acquisto. A quel punto, potrebbe arrivare la contromossa di Ferrero, da sola, o, come più probabile, in coppia con Hershey.

I rumors dicono che Mediobanca sarebbe stata incaricata di occuparsi dei finanziamenti e che l’istituto avrebbe contattato le maggiori banche italiane (tra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit) per organizzare un prestito sindacato da 4,5 miliardi di dollari.

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