In campo contro il Cagliari, ma con in testa già il derby e la finale di Coppa Italia. Nessuno lo dice a chiare lettere, ma la partita di oggi al «Ferraris» (ore 15, arbitro Gava di Conegliano Veneto) conta poco o nulla per la Sampdoria, inevitabilmente scarica dal punto di vista mentale dopo il passaggio del turno di giovedì sera a San Siro. Inevitabili anche le tossine del dopo Inter, e allora Mazzarri si affiderà ad un ampio turn over. Come dire, il Cagliari di Allegri - autentica rivelazione del torneo - è squadra ostica, ma sarebbe inutile giocare alla morte, nella settimana che porterà poi alla stracittadina. Turn over, dunque. A cominciare dai pali: in porta andrà Mirante, al posto di Castellazzi, grande eroe al Meazza. In difesa rifiata Campagnaro (dentro l'ex cagliaritano Michele Ferri), si rivedrà invece Gastaldello, che contro l'Inter era squalificato. A centrocampo si vedranno dall'inizio Padalino, Dessena, Delvecchio e Ziegler. Non è neppure escluso che - in attacco - possa partire titolare Marilungo, con staffetta tra Cassano e Pazzini. La probabile formazione: Mirante in porta, Ferri, Gastaldello e Lucchini in difesa, Padalino, Dessena, Palombo, Delvecchio e Ziegler a centrocampo, Cassano e Pazzini in attacco.
Insomma, la Sampdoria vuole onorare l'impegno solo fino a un certo punto, anche perché - ora se ne ha la certezza - a fine stagione il settimo posto, da cui i doriani sono comunque distanti nove punti, non varrà comunque un posto in Coppa Uefa. Oltre alla quinta e alla sesta (l'impressione è che siano le due beffate nella corsa Champions tra Genoa, Fiorentina e Roma), andrà in Europa la vincente di Lazio-Sampdoria del 13 maggio, la finale del trofeo tricolore. Un appuntamento a cui stanno già pensando i tifosi blucerchiati, che potrebbero essere almeno in 25.000 allo stadio «Olimpico».
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