Cronache

«Calì creò il Doria per avere un avversario»

I blucerchiati si aggiudicano soltanto ai rigori il test amichevole con l’Atalanta

Egregia redazione de «il Giornale» vi scrivo questa lettera in risposta alle numerose inesattezze riportate dal signor Russo nella sua missiva pubblicata riguardante il calcio a Genova e in Italia. Innanzi tutto Calì, come back oppure no, giocava nel Genoa e poi susseguentemente nell' Andrea Doria (1901 Genoa - Milan finale di campionato: Spensley, Ghigliotti, Ernesto Pasteur, Passadoro, Edoardo Pasteur, Rossi, Agar, Bocciardo, Francesco Calì, Dapples, Delamare). La storia della gloriosa formazione ormai scomparsa è conosciuta da tutti, Spensley decise che servivano avversari preparati per giocare partite come si deve e prima spinse e poi aiutò Calì a formare la sezione calcistica Doriana. Riportati i gloriosi inizi della compagine biancoblù è chiaro e logico che tutto il resto riguardante la famigerata primogenitura a Genova perde di ogni significato. Oltre ciò vorrei rimarcare il fatto che Calì e Fresia non sono genovesi. Calì nato in Sicilia a Riposto era italo/svizzero mentre Fresia era Piemontese. Da ciò ne deduco, pur non avendo tutti i nomi dei fondatori e soprattutto non conoscendo la loro nazionalità, che la Doria non è né la prima squadra fondata interamente da genovesi né la prima da interamente italiani (visto che dall' altra sponda i fratelli Pasteur svizzero/genovesi vengono considerati stranieri). Chiuso questo capitolo altre inesattezze riguardano il campionato 1926-27. Non c’è alcun dubbio che una ligure fu cancellata dai fascisti per far posto a una squadra romana, questo è risaputo, ma non per far posto alla Lazio. La Fortitudo e l’Alba in Divisione Nazionale arrivando ultima e penultima nei rispettivi gironi erano retrocesse tutte e due mentre la Lazio arrivando prima nel suo girone di Iª Divisione era di diritto promossa. La ligure lasciò il posto alla Roma nata dalla fusione delle tre squadre capitoline che dovevano partecipare alla I divisione e cioè FC Roman (la meno conosciuta ma dai colori giallorossi), Fortitudo e Alba. Sul fatto che in realtà la Dominante non era una fusione ma solo la Sampierdarenese non posso dire niente anche se ho sempre saputo il contrario e di giocatori Doriani nella Dominante ce n'erano eccome. Mi limito a dire che comunque chi ha deciso a Roma, federale o non federale a Genova rossoblù, non ha certo favorito il Genoa, si è semplicemente e logicamente orientato a eliminata (secondo loro) una squadra che era in esubero senza toccare la formazione al momento più rinomata e titolata d’Italia (decisione strana vero).
Mi sorge un dubbio però, come mai l’Andrea Doria e la Sampierdarenese rinascono proprio nel 1931 quando il Liguria ex Dominante precipita in C e viene sciolta. Per quel che riguarda Sardi e Santamaria è vero che Davidson ha fatto il furbo ma è anche vero che i due erano giocatori dell' Andrea Doria e guarda caso non gli parve vero di passare al Genoa. Comunque per l'esattezza erano i Doriani a volere la radiazione del Genoa e non la Federazione (il Genoa tutto al più temeva la squalifica del campo) anche se poi il presidente biancoblù (non so per quali motivi ma immagino diverse cose) non inistette. Una volta che la Federazione aveva deciso di lasciare perdere la faccenda però su spinta del vicepresidente Doriano decise di squalificare i due giocatori. Per concludere diciamo che ciò che la politica ha tolto la politica ha dato. Dal 1931 il Doria ha disputato 9 campionati consecutivi in serie C solamente perché nel 1936-37 retrocesso è stato ripescato e nel 1939-40 ancora retrocesso ha deciso di chiudere i battenti. Insomma un balzo di 4 categorie, dalla serie regionale (in cui è riuscito ad arrivare da solo) alla serie A mi sembra sia stato un sufficiente riconoscimento e risarcimento alla gloriosa formazione Biancoblù.

Samp e Doria ripescati in gloria.

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