Cronache

Calabria, la Madonna sotto scorta per evitare gli "inchini" ai boss

Dopo due anni d’attesa, la Vergine Maria, Madre di Dio, è riuscita ad uscire di casa

Calabria, la Madonna sotto scorta per evitare gli "inchini" ai boss

Ce l’ha fatta! Dopo due anni d’attesa, la Vergine Maria, Madre di Dio, è riuscita ad uscire di casa. Sotto scorta. Come la migliore delle onorevoli, come la più salvaguardata delle testimoni di giustizia, la Regina dei Cieli si è meritata non già una mini scorta di chierici e prelati armati di rosari, ma un intero plotone di agenti di polizia e carabinieri, sia in alta uniforme che in jeans e maglietta. Mimetizzati fra le centinaia di fedeli, attratti più da loro che dalle litanie, decine di solerti rappresentanti delle forze dell’ordine hanno presidiato la prima delle resuscitate processioni riconcesse dal vescovo Francesco Milito nella diocesi calabrese di Oppido Mamertina – Palmi.

Per evitare il benché minimo dubbio su possibili eventuali inchini, la statua è andata dritta dritta senza soste sospette. Dopo aver percorso l’intero tragitto, “senza sconzu” (senza problemi) è tornata a casa. In cattedrale. La Calabria risolve così l’impiccio degli inchini. Per ora. Chissà se anche i vescovi della Sicilia e della Campania troveranno modo, tempo e voglia di porre fine sia ai vergognosi ossequi ai mammasantissima, che agli arresti domiciliari delle migliaia di sacre effigi di madonne e santi della fede cattolica.

Eh sì, viene infatti da pensare che la odiosa tradizione di benedizione del boss che avviene ad ogni festa comandata sia comune a tutta un’area geografica nella quale la malavita cerchi l’affermazione attraverso la consacrazione al divino. Una sorta di incoronazione pubblica per affermare il potere non solo sulle genti, ma anche sulle loro anime. Per volontà di Dio. Non è vero, del resto, che in ogni covo si siano trovati oltre ai mitra e ai pizzini anche altarini infiorati e incensati, ed immagini sacre incorniciate ed appese tra le foto di famiglia? E non è forse vero che durante i riti di affiliazione si recitino preghiere invocando la benedizione del Cielo ed il sostegno di alcuni fra i santi più popolari? Non è infine noto a tutti che la malavita abbia scelto anche il proprio arcangelo come protettore? Già, il grande San Michele suda non poco per scrollarsi di dosso l’infame investitura. Un detto popolare recita: “scherza con i fanti, ma lascia stare i santi.

” E così sia.

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